Kyrgios svela il rapporto con Sinner e torna all’attacco: nel mirino anche gli italiani dell’ATP

Kyrgios parla del rapporto incrinato con Sinner e torna all’attacco di Jannik tirando in mezzo anche i vertici italiani dell’ATP.

Sinner
Sinner (Image Photo Agency) – sportevai.it

Chi sperava che il caso clostebol di Jannik Sinner fosse ormai definitivamente alle spalle non ha fatto i conti con Nick Kyrgios. Dopo un periodo di pace mediatica, in occasione di un’intervista rilasciata al podcast Uscripted di Josh Mansour il tennista australiano è infatti tornato all’attacco del giocatore azzurro, insinuando ancora una volta come tutta la storia della contaminazione per lui sia una falsità e dell’aiuto da parte degli italiani che si ritrovano ai vertici dell’ATP nei suoi confronti, il tutto parlando anche del rapporto di inevitabile inimicizia che ormai lega Kyrgios e Sinner.

Kyrgios svela il rapporto con Sinner

Essere indifferenti davanti a Kyrgios è praticamente impossibile, sia per quanto riguarda gli appassionati che per i suoi colleghi. C’è infatti è legato a Nick da una bella amicizia come Novak Djokovic e chi, come Sinner, è difficile immaginare che abbia in simpatia l’australiano. A conferma di ciò le parole dello stesso Kyrgios a Unscripted: “Ovviamente il rapporto tra me e Jannik Sinner ora non è molto positivo. Il tutto è causa dello scandalo doping, quando è risultato positivo e tutto il resto“.

Kyrgios torna all’attacco di Sinner e degli italiani dell’ATP

Interrogato da Josh Mansour sulla questione clostebol Kyrgios ha ribadito quello che da sempre è il suo pensiero, ovvero che Sinner sia stato salvato per convenienza da parte dei vertici dell’ATP, molti quali sono o erano – come nel caso del CEO Massimo Clavelli – italiani come Jannik: “Come si è salvato in quella situazione? Be’, sai, era il numero 1 al mondo e non ci sono dubbi che sia un giocatore incredibile e trascinerà questo sport per i prossimi 10/15 anni insieme ad Alcaraz. Quindi chiaramente hanno cercato di proteggerlo. E poi, il CEO e tutte le persone più importanti nell’ATP sono italiani. Per me tutta la storia è una cavolate”.

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