Inter, Marotta chiude il mercato e punta tutto su Chivu: la scelta drastica del presidente

Sfumati gli obiettivi Lookman e Koné il club non metterà a segno altri colpi in entrata dopo il fallito assalto a Lookman e Koné

Il calciomercato della serie A si chiuderà lunedì, ma la campagna acquisti dell’Inter è già conclusa: questa la scelta di Beppe Marotta, che non regalerà un quinto acquisto a Cristian Chivu, fidandosi delle capacità dell’allenatore rumeno di gestire le risorse in rosa.

Beppe Marotta e Javier Zanetti
Beppe Marotta e Javier Zanetti

Mercato Inter, basta acquisti

Nessuna follia di fine mercato, anzi nessun altra operazione in ingresso: questa la scelta di Beppe Marotta che di fatto ha chiuso con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza del 1 settembre la campagna acquisti dell’Inter. Una decisione maturata insieme al d.s. Piero Ausilio e al tecnico Cristian Chivu dopo che sono andati falliti gli assalti ad Ademola Lookman dell’Atalanta e a Manu Koné della Roma.

Ademola Lookman e Manu Koné le eccezioni

Per l’attaccante nigeriano o per il centrocampista francese, infatti, Marotta era disposto a sforare il budget fissato di concerto con Oaktree per il mercato: sia per Lookman che per Koné l’Inter è arrivata a offrire fino a 45 milioni di euro, una somma più che doppia rispetto ai 20 milioni che oggi restano nelle casse nerazzurre. L’Inter era dunque pronta a fare un sacrificio per uno dei due giocatori, entrambi ritenuti in grado di elevare drasticamente il tasso tecnico della squadra di Chivu.

Tutto su Cristian Chivu

Dato che gli affari non si sono concretizzati, Marotta ha preferito non imbastire altre trattative: la rosa dell’Inter è ritenuta numericamente completa e gli acquisti di Bonny, Luis Enrique, Sucic e Diouf, oltre al ritorno di Pio Esposito, sono considerati sufficienti per consentire a Chivu di operare un turnover capace di tenere i nerazzurri in corsa per tutti gli obiettivi. Di fatto, Marotta ha scommesso tutto sulle capacità del tecnico rumeno: starà a lui dimostrare che il presidente ha avuto ragione.

Gestione cookie