Dopo un sabato da dimenticare in Ungheria, Pecco non nasconde gli evidenti problemi della sua Ducati, ma non perde la fiducia
Il venerdì del Gran Premio d’Ungheria ha rappresentato l’ennesima tappa complicata della fin qui catastrofica stagione di Francesco Bagnaia. Il due volte campione del mondo si è trovato a lottare con una GP25 che non risponde come dovrebbe, soprattutto nelle fasi di staccata e in ingresso curva, due punti che fino a pochi mesi fa erano tra i suoi marchi di fabbrica, ma che da inizio stagione sono diventati un incubo per Pecco. Il risultato è stato un sabato amaro, con l’eliminazione in Q1 e una Sprint lontana dalle aspettative del numero 63.
A spiegare le difficoltà della Ducati di Bagnaia è stato Davide Tardozzi, team manager della scuderia di Borgo Panigale, che ha sottolineato come la causa principale sia da ricercare nelle vibrazioni sull’anteriore in fase di frenata. “La moto si muove e saltella, e questo compromette il suo stile di guida. Nonostante le numerose prove tra setup e taratura delle sospensioni, la soluzione sembra ancora lontana. Un problema che riguarda in modo particolare Bagnaia e che sta limitando la sua capacità di sfruttare appieno il potenziale della moto”.
Al Balaton Park, Bagnaia dovrà partire dal quindicesimo posto, un handicap su un tracciato poco favorevole per i sorpassi. Oltre alla lotta contro gli avversari, la sfida più grande resta quella di ritrovare fiducia in sé stesso e il giusto feeling con la Ducati. Dopo un lungo confronto con il team al termine della Sprint, Pecco ha spiegato ai microfoni di Sky Sport: “Ci aspettavamo di fare meglio, ma qui è difficile superare. È un periodo difficile, ma abbiamo provato una strada diversa che porteremo avanti e speriamo possa aiutarci. In pista mi sono sentito un po’ meglio, riuscivo a staccare più forte. Certo, ho perso in altre zone, ma è un punto di partenza…”.
Nonostante le difficoltà, Bagnaia non getta la spugna e prova a guardare avanti con ottimismo: “Se c’è una cosa che non mi manca è credere in me stesso. Se sto bene posso vincere, è difficile perché porto in pista il lavoro di 50 persone. Stiamo cercando una soluzione, ma non è facile. Di Giannantonio secondo con la mia stessa moto? È stato molto bravo, era in grossa difficoltà, ma è riuscito a fare un bel risultato. Basta una piccola scossa per girare più forte. Basta speculazioni – sbotta infine Pecco -, è roba da social. Di che cosa stiamo parlando? Sono stronzate“.
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