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Primo scudetto per Spalletti? No, ne aveva già vinti due in Russia

La beffa subita nel finale del derby campano con la Salernitana allungherà i tempi, ma non cambia la sostanza: la festa per il terzo Scudetto del Napoli è soltanto rimandata. Già mercoledì o giovedì potrebbe infatti arrivare la certezza matematica per un titolo atteso per 33 lunghi anni dal popolo biancazzurro. 

Per quasi tutti i componenti della rosa si tratterà della prima volta

Nessuno di loro ha mai vinto uno Scudetto in Italia e i soli Bereszyński, Kim Min-jae, Lobotka e Lozano, nelle rispettive precedenti esperienze all’estero, possono fregiarsi del titolo di campione nazionale. Merita un discorso a parte, invece, Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo, a lungo considerato – ingenerosamente – un eterno secondo e un perdente di successo, in realtà di campionati ne aveva già vinti due in carriera. Entrambi i trionfi, ottenuti peraltro consecutivamente (nel 2010 e al termine della stagione 2011-12), risalgono ai tempi in cui siedeva sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo. Un’esperienza oggi dimenticata dai più, ma che permise a Spalletti – reduce da quattro intensi anni con la Roma – di alzare ben quattro trofei: una Coppa di Russia, una Supercoppa russa e, appunto, due Russian Premier Liga. All’epoca lo Zenit, grazie anche agli ingenti investimenti della Gazprom, era una delle squadre emergenti del calcio europeo: soltanto pochi anni prima aveva vinto la Coppa UEFA e la Supercoppa Europea e, con l’arrivo di Spalletti in panchina, il club russo sperava di lanciare l’assalto anche alla Champions League. Il rendimento nelle coppe europee fu però l’unica macchia nell’esperienza russa di Spalletti, che con lo Zenit non riuscì mai a superare gli ottavi di finale della più importante manifestazione europea, complice forse uno spogliatoio che – dopo gli arrivi milionari di Hulk e Witsel, pagati in totale circa 90 milioni di euro – finì per spaccarsi. Tanti anni dopo la storia, per certi versi, si ripete: anche in questo caso l’eliminazione in Champions League rimane infatti l’unico rimpianto di una stagione, per il resto, da dieci e lode. 

Undici anni dopo l’ultima volta

Luciano Spalletti tornerà così a vincere un titolo nazionale: un successo cercato e a lungo desiderato, perché finalmente conquistato nel proprio paese. E vincere in casa, si sa, è sempre più bello. Nel novembre 2010, in occasione del suo primo campionato vinto con lo Zenit, Spalletti – incurante delle rigidissime temperature russe – si denudò dopo il triplice fischio finale, andando a esultare a petto nudo insieme ai tifosi russi sotto una fitta nevicata. La domanda sorge dunque spontanea: che cosa si inventerà questa volta Luciano, prima Zar di Russia e ora Re di Napoli, per stupire tutti?

 

Alberto Farinone

Redazione Sportevai

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