Dopo aver avuto un 11 titolare ben chiaro nella prima parte della stagione, il Napoli di Antonio Conte si prepara ad avere un aspetto camaleontico per il finale di campionato: lo ha ribadito il tecnico salentino prima e dopo la partita vinta con la Fiorentina. Il suo è un messaggio a David Neres e Frank Zambo Anguissa, ormai prossimi al rientro dopo i rispettivi infortuni.
“Ci restano 10 finali e nessuno avrà il posto garantito: giocherà chi sta meglio, non esistono più gerarchie”. Questo il messaggio che Antonio Conte ha ribadito al termine della gara che ha visto il suo Napoli battere la Fiorentina, dopo aver pronunciato una frase simile già alla vigilia del match con i viola. Un messaggio che pare destinato a David Neres e Franck Zambo Anguissa, due titolarissimi fino a poco più di un mese fa, fermati poi dagli infortuni e ora vicini al rientro.
Quando Neres e Anguissa si sono infortunati, infatti, il Napoli era una squadra con un 11 titolare ben definito e poche soluzioni dalla panchina: il brasiliano, unico elemento insieme a Politano in grado di saltare l’uomo in dribbling, era fondamentale per apportare imprevedibilità e garantire pericolosità al 4-3-3; Anguissa, invece, è stato per mesi il motore del Napoli insieme agli altri due centrocampisti, Lobotka e McTominay, garantendo dinamismo, fisicità e ben 5 reti, lo score massimo mai raggiunto dal camerunese nel corso della sua carriera.
Prossimi al rientro – il brasiliano potrebbe esserci già domenica prossima contro il Venezia – ora Neres e Anguissa ritrovano un Napoli assai diverso. In primis una squadra più fluida sul piano tattico: in loro assenza Conte ha abbandonato il 4-3-3 per tornare al 3-5-2, ma per lunghi frangenti della gara con la Fiorentina gli azzurri si sono schierati anche col 4-2-3-1 o il 4-2-4.
In secondo luogo, Conte ha assistito all’esplosione di Giacomo Raspadori, autore di 3 gol nelle ultime 4 gare nel ruolo di seconda punta vicina a Romelu Lukaku, ruolo creato proprio per sopperire all’assenza di Neres; e il tecnico ha anche scoperto che Gilmour, oltre al ruolo di vice-Lobotka, può giocare (bene) anche accanto allo slovacco o da mezz’ala, nello slot che sarebbe proprio di Anguissa. In quella posizione, inoltre, ha ben figurato anche Billing, l’uomo che ha firmato il pari contro l’Inter due giornate fa.
Insomma il Napoli che sta per recuperare gli infortunati scopre di avere una rosa più profonda e una competitività interna all’organico che permetterà a Conte di trovare di volta in volta la soluzione più adatta all’avversario da affrontare. Se vorranno dare il loro contributo per la conquista dello scudetto Neres e Anguissa dovranno tornare a lavorare duro in allenamento e a fare meglio dei compagni di squadra: Conte l’ha fatto capire, non farà sconti a nessuno.
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