La sua vera Juventus si vedrà più in là: Thiago Motta spera che sia pronta per il debutto in campionato dopo Ferragosto ma sa che avrà bisogno di tempo. Il tecnico ex Bologna per ora sta lavorando con una rosa ridotta, tra esuberi lasciati a casa, l’assenza dei nazionali e gli altri acquisti da effettuare, ma ha le idee chiare su come vorrebbe vederla giocare.
Chi avrà un ruolo centrale nel suo progetto è Yildiz. Il turco si trova ora in vacanza post-Europei a Jesolo ma Thiago Motta lo aspetta a bracce aperte. E per fargli capire la stima è pronto a dargli la maglia n.10 che fu dei Platini e dei Del Piero. Manca solo un dettaglio, non da poco, Ovvero il rinnovo di contratto.
Le contrattazioni con il nuovo entourage del giocatore continuano, l’intesa totale ancora non c’è ma i discorsi proseguono (in agosto nuovo summit per trovare un possibile compromesso) e l’obiettivo è comune: legarsi ancora di più, allungando l’attuale accordo dal 2028 al 2029. Thiago Motta ha un debole per il turco e durante la conferenza di presentazione non lo ha neppure tanto tenuto nascosto. L’allenatore italo-brasiliano è rimasto colpito dal primo contatto con Kenan e adesso non vede l’ora di vederlo in campo a fine mese, quando si unirà alla squadra assieme ai brasiliani Danilo, Douglas Luiz e Bremer.
«Ha un gran talento ed è un ragazzo fantastico, potrà giocare in tante posizioni e darci una grande mano», ha spiegato il tecnico. Un po’ attaccante esterno partendo da sinistra, un po’ seconda punta/trequartista e magari anche “falso nove”. Anche Giuntoli stravede per lui–e alla fine farà uno sforzo per arrivare alla fumata bianca per il rinnovo fino al 2029.
Da Francia '98 a USA–Canada–Messico 2026: tre nazionali europee risalgono sul palcoscenico più importante. Giamaica…
Un'impresa incredibile che riscrive la geografia del calcio mondiale La piccola isola caraibica di Curaçao,…
Di Gregorio non convince, Perin incerto e Pinsoglio pensa al ritiro, tutti indizi che fanno…
I nerazzurri puntano sul centrale ecuadoriano per la difesa del futuro, ma il Brugge chiede…
L’ex terzino del Parma rivive il Mondiale del 94, il rapporto turbolento con Sacchi e…
Il difensore serbo, criticato all’inizio, è diventato un intoccabile nella nuova difesa rossonera. Personalità, equilibrio…