Il destino appare ormai segnato, e la partita contro l’Al-Ain ha fatto da ulteriore testimonianza. Venti minuti, per onor di firma in un match ampiamente deciso, al posto dell’ormai titolare Kolo Muani.
Il Mondiale per club ha rappresentato l’appendice di una storia giunta alla fine, e tutt’altro che lieta, tra Vlahovic e la Juventus. Dusan è entrato in campo al 71′ al posto del francese, autore di una dopppietta. e non ha lasciato il segno. Il giocatore è sul mercato, anche se non ufficialmente: il nuovo dg Damien Comolli ha reso noto di voler parlare sia con il giocatore che con il suo agente Darko Ristic una volta finita l’avventura negli States, per trovare un soluzione che accontenti tutti.
Il problema sta nell’ingaggio: la Juventus non gli riconoscerà mai i famosi 12 a stagione, nè tantomeno ci sono altre squadre disposte a farlo. Vlahovic ha il contratto in scadenza tra un anno, nel giugno 2026, per prolungare deve scendere a 7-8 milioni di euro netti, praticamente un terzo in meno del suo attuale stipendio. Altrimenti sarà libero di partire, di trovare un club disposto a spendere 25-30 milioni per il suo cartellino. Offerte ne sono arrivate, in particolare dal Fenerbhace di Mourinho.
Ma Vlahovic vuole restare in Italia, e su di lui c’è la corte serrata del Milan del suo ex allenatore, Max Allegri. Il tempo per trovare un accordo c’è, ma il suo entourage deve venire incontro a Furlani e Tare altrimenti i rossoneri saranno costretti a cambiare obiettivo. Vlahovic nelle scorse settimane ha detto no anche al Galatasaray ed all’Arabia Saudita per “restare nel calcio che conta”. Ma per farlo, dovrà diminuire le sue richieste: il Milan offre 25 milioni, cifra che alla Juventus potrebbe anche andare bene. Ora tocca all’agente spianare la strada.
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