Dopo l’etichetta di “ingiocabili” dello scorso anno il centrocampista ribadisce che la sua squadra è favorita con il dovere di vincere

Quella parolina sfuggitagli in tempi non sospetti, ovvero “ingiocabili”, lo tormenta ancora. Gli stessi tifosi dell’Inter non hanno mai perdonato Mkhitaryan per quella sparata quando i nerazzurri volavano in campionato e in Europa ma l’armeno non è uomo da facili dietrofront. Quelle cose le pensava un anno fa e, rimodellate in parte, le pensa ancora adesso. Per qualcuno è arrogante, per altri no.
Le parole di Mkhitaryan
Ieri il centrocampista ha infatti detto tra l’altro: “…Alla fine tutti vogliono e possono vincere lo scudetto. Guardate la classifica: dopo sei giornate ci sono 5-6 squadre lì in alto, qualcuna vuole per caso tirarsi fuori? Il Napoli lo ha vinto l’anno scorso, ma non possiamo negare di essere tra i favoriti pure noi: non sarà facile, ma daremo tutto per riprenderci il tricolore”.
Biasin si schiera con l’armeno
Arriva la considerazione di Fabrizio Biasin. Il cronista del quotidiano Libero, noto tifoso nerazzurro, scrive su X/rwitter: “Si fanno passare le parole di Mkhitaryan come atto di arroganza e, invece, dice esattamente quello che ogni calciatore di una grande squadra dovrebbe dire: siamo giocatori importanti, giochiamo per club importanti, abbiamo il dovere di provare a vincere. Si chiama assunzione di responsabilità”.
I tifosi si dividono sul web
Fioccano i commenti: “Le parole sono importanti. L’ultima volta non ha usato queste, non ha detto la stessa cosa e lo devi riconoscere, specialmente tu perché è uno strumento del tuo lavoro. Avesse usato questo registro nessuno avrebbe ricordato nemmeno la dichiarazione” e poi: “Non si accusa Mkhitaryan di arroganza in questo caso. L’arroganza fu quando l’armeno con l’alopecia galloppante vi ha definito ingiocabili, da quel momento: persi 4 trofei su 4 con annesse figuracce storiche.” e anche: “dire “siamo i più forti insieme al Napoli. Noi due abbiamo il dovere di vincere” sarebbe assunzione di responsabilità. Ma includere nella corsa scudetto anche squadre come la Juve che ha 3 titolari (forse) su 11 che giocherebbero da voi significa mettere le mani avanti”
C’è chi scrive: “La verità è che questo ha fatto una carriera ottima, è sta un giocatore importante ma verrà ricordato sempre e solo per quel “siamo INGIOCABILI “ che ancora ci fa godere visto che da lì avete perso TUTTO” e poi: “Ma certo. Vogliamo gente di personalità non bambini che giocano a nascondino. Poi si sa, vince solo uno. Uomo e calciatore spaziale.” e anche: “Basta che poi, in caso di non vittoria, non si trovano scuse altrimenti è troppo comodo” e ancora: “È’ vero, ma forse se stesse buono e zitto sarebbe meglio. Non porta benissimo quando esterna”
I tifosi sono scatenati: “Il problema è che l’anno scorso usò fuori luogo il termine “ingiocabili” e molte persone che seguono il calcio non gliel’hanno perdonata” e anche: “Deve stare zitto e basta e non l’ha ancora capito. Non c’è nulla di cui essere fieri in queste parole“, oppure: “Mkhi calciatore e uomo troppo intelligente per questa tifoseria” e infine: “Vedo che non abbiamo imparato niente dalla più grande umiliazione del calcio giocato”