Il terzo campionato italiano è nuovamente il caso. Nuova penalizzazione in arrivo per il Rimini, rischia la Ternana.

Non c’è pace per la Serie C. Un altro colpo scuote il campionato: il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto un ulteriore punto di penalizzazione al Rimini per irregolarità amministrative. L’ennesimo episodio che alimenta la sensazione di disordine crescente nei piani bassi del calcio italiano.
Un’altra sanzione
La decisione arriva dopo il deferimento notificato lo scorso 8 settembre: il club non avrebbe presentato, entro i termini stabiliti, la garanzia integrativa richiesta dalla Co.Vi.So.C. a copertura di parte dei compensi lordi di calciatori e staff. Il risultato? Una nuova penalità che porta il Rimini a –5 punti in classifica, ultimo nel Girone B. Una mazzata per la squadra e per la tifoseria, che già da settimane convivono con un avvio di stagione complicato.
Non solo Rimini, il caso si allarga
La vicenda non resta isolata. Nelle stesse ore la Ternana è stata deferita per ritardi nei pagamenti e per presunte irregolarità sui compensi. E c’è anche la Triestina (già penalizzata di diversi punti nel raggruppamento A), in attesa del proprio procedimento rinviato al 23 ottobre. Un quadro che conferma come il caos non riguardi solo il campo, ma si estenda a bilanci, scadenze e carte federali, minando la credibilità dell’intero torneo.
In bilico tra campo e scrivania
Ogni settimana, tra deferimenti, ricorsi e rinvii, il campionato di Serie C sembra vivere più nelle aule della giustizia sportiva che sui terreni di gioco. Le penalizzazioni riscrivono classifiche e destini, trasformando la corsa salvezza in una lotteria. Per club come Rimini, già alle prese con difficoltà economiche, un solo punto può pesare come una condanna.
Il futuro del torneo
Sui social la rabbia dei tifosi romagnoli è esplosa: “Paghiamo noi per errori societari”, si legge nei commenti. La Lega Pro, intanto, prova a fare muro, ma il messaggio che arriva all’esterno è chiaro: la Serie C è una polveriera. Troppe società in affanno, troppi conti che non tornano, troppe penalizzazioni che trasformano ogni stagione in un rebus. Insomma il caso Rimini è solo l’ultimo capitolo di una storia che si ripete. Tra regole infrante, rinvii e penalità, il calcio di terza serie rischia di perdere credibilità e fiducia. Servono controlli più severi ma anche sostegno concreto per club spesso lasciati soli. Perché se il campo deve restare giudice supremo, oggi la Serie C somiglia più a un tribunale che a un campionato.