Roma, Soulè non convocato dall’Argentina: si riapre la pista Italia?

Il fantasista giallorosso è stato escluso dalle convocazioni dell’Argentina e Gattuso sogna il colpaccio. Ecco cosa sta succedendo

Soulè con la maglia della Roma.
Soulè con la maglia della Roma.

 

Matías Soulé è davanti al bivio più importante della sua carriera. Da una parte l’Argentina, patria che lo ha visto nascere e crescere calcisticamente ma lo sta ignorando totalmente; dall’altra l’Italia, terra che lo ha accolto, formato e dove oggi sta incantando con la maglia della Roma. Il giovane talento giallorosso in questa stagione però non è ancora stato chiamato dalla Selección, e il telefono continua a restare silenzioso. Nel frattempo, però, da Coverciano arriva un segnale chiaro: Gattuso lo osserva e prende appunti.

L’Italia ci pensa

L’attuale commissario tecnico azzurro stravede per lui e lo apprezza per la fame, la tecnica, la personalità. Gattuso desidera un’Italia aggressiva, verticale, capace di accendere la fantasia negli ultimi trenta metri. E Soulé, per caratteristiche e mentalità, sembra cucito su misura per quel progetto. Non è un caso che in FIGC si stia valutando seriamente di convocarlo alla luce del doppio passaporto dell’ex Juventus, qualora la risposta argentina continuasse a non arrivare.

Il momento d’oro alla Roma

A Roma, intanto, il talento italo-argentino vive il momento migliore della sua giovane carriera. Gol, assist, dribbling: Soulé è diventato un fattore costante nel gioco offensivo dei giallorossi. In passato Soulé aveva detto “no” all’Italia per rispetto delle sue origini, ma il tempo, si sa, può cambiare tutto in un attimo. L’assenza di una chiamata dall’Argentina e l’interesse crescente di Gattuso potrebbero spingere l’attaccante verso l’azzurro. Conferme, inoltre, arrivano da persone vicine a Soulè come ad esempio l’agente il quale ha aperto la porta: “Matías ha doppia cittadinanza, ogni scenario è possibile”. E in effetti lo è. Se l’Argentina continuerà a ignorarlo, l’Italia è pronta ad abbracciarlo. Soulé sogna la Nazionale, e questa volta il destino potrebbe parlare italiano.

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