A Roma è stato accolto come l’ottavo re, un abbraccio d’amore simile a quello che fu riservato due anni fa al suo connazionale Dybala: Matias Soulè è già un idolo per i tifosi giallorossi, colpiti anche dalla decisione irremovibile del giocatore di venire in capitale anche a costo di un feroce braccio di ferro con la Juve, che ne deteneva il cartellino.
I Friedkin lo hanno comparto per una cifra vicina ai 26 milioni di euro (senza contare i bonus) e il giocatore si piazza al quarto posto tra le cessioni più remunerative per i bianconeri con gli Under 23. Non solo Soulé: quest’anno la Juventus ha incassato anche da Huijsen, Iling Junior, Barrenechea e altri accumulando un vero e proprio tesoretto da giocatori cresciuti nella Next Gen.
La Juventus avrebbe voluto cedere l’argentino in Premier al punto che Giuntoli aveva affrontato il giocatore a muso duro dicendo: “O accetti le offerte inglesi o ti mandiamo a giocare in Next Gen”. Ultimatum respinto da Soulè che avrebbe detto: “Va bene ma sappiate che me ne vado da qui solo per giocare con la Roma”.
A fare chiarezza su quanto accaduto è Martin Guastadisegno, procuratore di Matias Soulé, che ha spiegato dal suo punto di vista i motivi della cessione del suo assistito dalla Juve alla Roma parlando a Retesport: “Quando abbiamo capito che la Juve doveva mandarlo via, che avevano problemi di soldi e di bilancio e dovevano vendere, abbiamo deciso che la Roma sarebbe stata la piazza perfetta per Soulé”.
“Matias arriva in una squadra enorme, che fa il calcio che piace a lui, nella capitale del mondo. Da qui sono passati tanti argentini: Batistuta, Samuel, Balbo. Per dirne alcuni…”. Su Soulé, prima che piombasse la Roma, era molto forte l’interesse di Leicester e West Ham. Eppure, alla fine l’attaccante ha preferito l’Italia alla Premier League: “Quando è arrivata la chiamata della Roma, Matias mi ha chiesto di tutto per venire qui. Quando sceglie è molto preciso: non voleva sentire nessun’altra proposta. Voglio ringraziare il Frosinone, Angelozzi e Di Francesco: due persone fondamentali che hanno puntato su di lui. Siamo contenti di tutto. Grazie anche alla Juventus che ha ascoltato Matias. E il grazie più grande va alla Roma, a De Rossi, a Soulouku e Ghisolfi, che lo hanno voluto a tutti i costi. Soulé ha tanto entusiasmo e voglia di dimostrare”.
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