Proverà a vederla nonostante il fuso orario infelice e tiferà ovviamente per il Napoli. Lorenzo Insigne da Toronto si confessa al Corriere dello sport e rivela i suoi progetti.
L’attaccante rivela: “Non me l’aspettavo di star bene come sto qui, al di là dell’inglese che continuo a non parlare. Mi faccio capire a modo mio. Ritorno in Europa? Certo che ci ho sempre pensato. Quando vedo la Champions League, le partite di campionato, sento sempre qualcosa dentro perché so di poter dare ancora tanto. La fiamma è ancora accesa, qui sicuramente sto bene e sono concentrato. Tra una settimana c’è la finale della Coppa canadese, poi vogliamo entrare nei play-off della MLS. Però va detto che facciamo un lavoro dove può sempre succedere di tutto. Vedete De Rossi, dalla sera alla mattina non era più alla Roma. L’idea di ritornare comunque è ancora viva, ogni tanto ancora mi viene”.
Insigne parla anche dei 20 anni di gestione De Laurentiis: “Il presidente sicuramente non avrà un carattere facile, ma va sempre ringraziato, ha fatto tanto per portare il Napoli in alto. Al di là di quest’anno, da quando c’è lui siamo sempre sempre stati in Europa e gli va dato merito. E poi abbiamo vinto lo scudetto. Sono sempre stato e sarò sempre il primo tifoso del Napoli, anche a distanza. Come ho sempre detto, non nego che mi sarebbe piaciuto vincere lo scudetto, ma il calcio purtroppo è così. L’avremmo meritato anche noi. Discorso che vale per me, ma anche per Koulibaly, Mertens, Hamsik, Albiol, Callejon, Jorginho, Allan, l’avremmo meritato anche noi, ma sono contento, anzi strafelice che il Napoli l’abbia vinto”.
Il focus si è poi spostato su Antonio Conte, seduto adesso sulla panchina del Napoli. “Non pensavo che il presidente potesse fare una magia del genere. Sicuramente ha influito la passione, l’amore che la gente di Napoli trasmette. Penso che lui abbia visto, quando si è vinto lo scudetto. Disse “quando tornerò saranno problemi per gli altri”. E io come napoletano sono contento che sia sulla nostra panchina, spero ci aiuterà a fare un grande campionato. In ritiro si lavora tanto. Ho visto alcuni video dei giocatori del Napoli e ho pensato: “Poverini”. In Nazionale, dopo le riunioni che facevamo prima di un allenamento, avremmo potuto disputare una finale contro due squadre messe insieme e l’avremmo vinta”.
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