È durata 45 minuti la partita di Rafa Leao contro la Turchia a Euro2024. Il portoghese anche stavolta è stato sostituito all’intervallo dal tecnico Roberto Martinez col risultato di 2-0 per i lusitani, in un primo tempo in cui il milanista aveva in qualche modo contribuito ad avviare l’azione del gol del vantaggio. Come contro la Repubblica Ceca, anche contro i turchi l’esterno offensivo ha rimediato un cartellino giallo e ancora una volta per simulazione. Per questa ragione Leao salterà il prossimo impegno del Portogallo contro la Georgia in programma il 26 giugno alle ore 21.
Presente negli studi di Sky per commentare l’Europeo che in corso in Germania, Maurizio Compagnoni ha parlato anche di Rafael Leao che sta faticando ad essere decisivo con il Portogallo: “Sto maturando una convinzione su Leao: al di là dei ritmi diversi che si giocano in Italia, il portoghese è un giocatore che se ha campo è pazzesco come pochi al mondo. Se invece deve affrontare difese schierate non ha un piano B e questo è un grande limite dell’attaccante del Milan”.
Anche Capello a Sky dice la sua sull’attaccante rossonero: “Perchè in Serie A Leao è decisivo e all’Europeo sta faticando? In Italia si gioca a ritmi bassi e lui con la sua velocità crea problemi a tutti. Abbiamo visto la Spagna contro l’Italia che ha giocato a ritmi alti ed ha giocatori veloci e bravi nei dribbling. In Italia ci sono pochi giocatori che dribblano oltre a Leao. Per cui diventa incontenibile anche per i difensori che sono abituati a difendere”.
Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio ‘Euro Cronache’, il giornalista di Mediaset Riccardo Trevisani ha invece difeso il giocatore: “Ma perché lui sì e gli altri so tutti bravi? Perché Leao, perché sempre Leao? Perché ce l’avete tutti con Leao? Perché sapete che è talmente tanto più forte che se non sfascia la partite tutte le volte è una sega. E no! Io ho una sorta di protezione perché è un bersaglio continuo di tutti e lo è stato, non oggi che è sette milioni all’anno, numero 10 e bla, bla, bla, ma da quando è arrivato. E’ sempre stato un “Eh però…”, “Eh ma Leao…”, “Eh ma non segna… E’ pazzesco. In una generazione che non riesce a crescere all’ombra del loro nonno, perché tra un po’ c’hai l’età che può avere un nonno, 30 anni in più praticamente c’ha Ronaldo rispetto ai giocatori giovani del Portogallo, ce la prendiamo, invece con anziché con chi fa giocare uno che c’ha 40 anni per 90 minuti, ce la prendiamo con i ragazzini che non riescono a diventare grandi. Ma finché camminano con la bicicletta con le rotelle, piccole, non diventeranno mai grandi. Levagli Ronaldo, falli crescere, responsabilizzali, perché loro saranno sempre lì, che arrivano fuori dall’area di rigore e passano la palla a Ronaldo”.
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