Milan, Ordine trova i difetti: "Non siamo neanche a metà dell'opera"
La firma de Il Giornale evidenzia i problemi dei rossoneri dopo la prima amichevole ed indica dove bisogna migliorare

Come giudicare la prima uscita del Milan di Allegri? La sconfitta con l'Arsenal ha già evidenziato alcune lacune su cui bisogna lavorare anche se qualcosa di buono si è visto. Per Franco Ordine c'è una priorità su tutte: blindare la difesa.
La preoccupazione di Ordine
Nel suo editoriale per Milannews la firma de Il Giornale ricorda come l’anno scorso il Milan, soltanto in campionato, il Milan abbia subito la bellezza di 43 gol (gol fatti 61) e osserva: "Se il Milan vuole garantirsi almeno un posto nella prossima Champions league deve abbassare notevolmente quel numerino senza però perdere nei gol fatti. Al momento le partenze di Reijnders e Theo Hernandez hanno fatto volare via 14 gol complessivi (10 dell’olandese e 4 del francese) più un discreto numero di assist. Da qualche parte il Milan deve andare a recuperarli. E deve farlo senza perdere la sua capacità difensiva.
L'impresa che si chiede ad Allegri
Ecco qui allora la vera impresa richiesta a Max Allegri e al suo staff che naturalmente deve ricevere dal club e in particolare da Tare, un grande aiuto con il completamento del mercato. Al momento sono arrivati 3 nuovi acquisti (Modric, Ricci ed Estupinan) ma lo schieramento deve essere completato in più ruoli a cominciare dal terzino destro per finire con un altro centrocampista e l’alternativa in attacco a Gimenez. Insomma non sono nemmeno a metà dell’opera anche se manca esattamente un mese al debutto in campionato con la Cremonese
Il primo test
Infine Ordine analizza il primo test di Singapore: "Terracciano e Torriani, i due portieri, hanno raccolto più di un consenso, Leao in versione attaccante centrale e unico è stato più vivo e presente di altre volte ma la povertà della fase offensiva rispetto a un rivale (Arsenal) di grande levatura deve far riflettere e puntare soprattutto a migliorare la fattura del gioco, la velocità dell’azione, senza perdere la solidità difensiva. Musah è sembrato ancora una volta un pesce fuor d’acqua, Bartesaghi ha mostrato i limiti che erano noti, le note migliori sono arrivate dal trio iniziale (Tomori, Thiaw, Pavlovic). Sarà utile capire se, coperte le caselle dui due difensori laterali, si potrà giocare col 4-3-3 o se invece lo schieramento teorico iniziale dovrà ripercorrere il 3-5-2. In questo caso però anche il piano industriale sul mercato dev’essere cambiato in corsa"