Ma non era un “giocatorino”? I tifosi della Juventus, dopo la doppietta di Yildiz all’Inter, si sono ricordati delle parole di Ivan Zazzaroni, dette la settimana scorsa a Pressing. Il direttore del Corriere dello sport aveva ridimensionato il talento turco ed ora è costretto a spiegare la sua definizione.
Zazzaroni a Pressing, su Canale 5, torna sulla questione e dice: “Ho parlato della numero 10, ho parlato di pressione e ho parlato di tensione. Ho parlato di un ragazzo che entra in campo con l’ansia dover fare, anche se è un ragazzo molto centrato. Lui oggi è un apprendista grande, se non ti piace il termine giocatorino. Ha bisogno di giocare e di essere centellinato dal mio punto di vista. Però è giusto investire. Hanno investito tanto, hanno investito sulla 10, lo hanno reso alla pari di Sivori, Pogba, Baggio, Del Piero e ci metto anche Zidane che però aveva la 21. Del Piero ha avuto la 10 a 19 anni e qualche mese e prima l’aveva Baggio nel 1994: lo sacrificarono per dare spazio a Del Piero, che aveva un apprendistato di un certo tipo. Era un altro calcio”.
Poi aggiunge: “Ripeto: Yildiz è un giocatorino. Non è un’offesa, è un giocatore di qualità e talento, non scarso. Ma deve avere i suoi tempi. Contro l’Inter è entrato libero, deresponsabilizzato, in un momento della partita in cui l’Inter era sfiancata e stanca. E ha fatto due bei gol. Ha quindi confermato di aver bisogno di una gestione calibrata. Giocherebbe Yildiz nell’Inter? No. Giocherebbe nel Milan? No, perché c’è Leao. Poi è chiaro che gli auguro in futuro di entrare nella lista dei 30 del Pallone d’Oro”.
Stessi concetti anche nell’editoriale a sua firma sul Corriere dello sport: “Sempre a proposito di individualità: Motta ha dato solo trenta minuti a Yildiz e questi ha segnato non uno ma due gol, i primi della stagione in campionato. Non cambio di una virgola la valutazione: Kenan ha i numeri ma al momento ha bisogno di minori responsabilità, di leggerezza, qualche ingresso dalla panchina può giovargli. Per passare da giocatorino a giocatorone serve altro”.
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