Il problema non è esporsi o nascondersi sul ruolo di favoriti per lo scudetto: il punto è avere o no chance di poter lottare per il titolo e la partita di ieri a San Siro ha mostrato il semaforo rosso per il Milan e quello verde per il Napoli. Fabio Ravezzani spiega le differenze tra i due club.
Il direttore di TeleLombardia scrive su X/twitter: “Ci sta di perdere una partita con tante assenze. Ma il Napoli in estate ha fatto tutto quello che il Milan ha rifiutato: cioè investire su un grande allenatore e 2-3 calciatori di livello da 30-40 milioni. Risparmiare in genere non porta a vincere. E questi sono i risultati”
Fioccano le reazioni: “Ma il Milan non è una società calcistica, è un’azienda di marketing che ogni estate ha la scocciatura di dover allestire una rappresentativa che giochi a calcio e considerando che il bilancio è per il secondo anno in attivo dobbiamo riconoscere che i risultati sono eccellenti!” e poi: “Concordo in pieno. La politica al risparmio, per motivi anche comprensibili, la sta pianificando anche Oaktree… Potrebbero essere anni di transizione per tutta la Milano calcistica…” e anche: “Direttore tante assenze non mi pare. Soltanto Theo e Rejnders tutti gli altri c’erano. Il Milan fino ad ora è stata la squadra a impensierire di meno il Napoli, lo hanno fatto di più Lecce, Como, Parma”
C’è chi scrive: “Ma su, un bilancio da incorniciare. Cosa vuole che rilevino i successi sportivi: finché i tifosi vanno allo stadio e pagano va tutto bene. Un Tottenham allo zafferano con ossobuco. Ormai resta solo il ricordo di una squadra vincente e si rimpiange Pioli” e anche: “Non sempre funziona così. Ci sono esempi di squadre che hanno preso i migliori allenatori e speso cifre incredibili ma sono comunque state un flop. Il milan ha un grande problema da tre anni. La difesa. Da cambiare in blocco e non prendendo giocatori più scarsi dí quelli che hai”
Il web è scatenato: “Tutto giusto Direttore. Ma il Napoli ha speso 120 mln perché contava di incassarne 120 per Osimhen. Se non lo piazza a quella cifra entro il prossimo anno, rischia di fare la fine dell’INTER” e infine: “A volte le coincidenze possono incidere più di quanto si possa credere. 5 titolari assenti di cui due per squalifica che avrebbero dovuto scontare in una partita rinviata per sette nuvole sparse su Bologna. Partita dominata tecnicamente ma purtroppo non tatticamente causa gol”
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