Bastava leggere i social dopo solo mezzora per capire come i tifosi del Napoli stavano giudicando la prova dell’arbitro Chiffi nel big-match con la Juventus. Il metro di giudizio del fischietto patavino, che ha fatto giocare spesso, forse troppo, fermando raramente l’azione e risparmiando cartellini gialli non è piaciuto al popolo di Fuorigrotta ma come se l’è cavata ieri Chiffi?
Sugli episodi più importanti Chiffi non ha sbagliato niente, a partire dal rigore concesso per fallo di Locatelli su Anguissa, ma nel primo tempo c’erano alcune ammonizioni e alcuni falli su cui ha lasciato troppo correre.
A fare chiarezza sugli episodi dubbi della gara è Luca Marelli. Il talent di Dazn in diretta tv si sofferma sul fallo non fischiato ad Anguissa da parte di Thuram: “Il fallo c’era ed era anche da cartellino giallo perché era una spa, azione potenzialmente pericolosa”. Sul mancato giallo a Locatelli per fallo su Politano è categorico: “Giusto fischiare il fallo ma non c’è ammonizione perché non c’è lo step on foot”.
Sul mani di Gatti in area Marelli spiega: “Giusto non concedere il rigore, il tocco col braccio destro c’è stato ma Gatti era in posizione naturale e non stava neanche guardando il pallone”. Sul penalty nessun dubbio: “Rigore netto ma non c’è ammonizione perché Locatelli ha cercato il pallone. Giusto invece il giallo poco dopo per Lobotka, l’arbitro non ha fischiato subito per vedere come continuava l’azione e dare vantaggio e poi ha estratto il cartellino”.
Successivamente lo stesso Marelli, dopo aver letto i pareri negativi di molti, ha detto la sua anche su Facebook scrivendo: “Certo che ce ne vuole di coraggio per criticare la direzione di Chiffi. Un paio di imprecisioni (mancano un giallo a Thuram ed uno a Di Lorenzo) ma era Napoli-Juventus, mica l’amichevole del dopolavoro”.
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