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Inter, Chivu usa già le parole giuste ed esalta i tifosi

Può insegnare a vincere, trasmette “interismo”, sa valorizzare i giovani. Ecco perchè Christian Chivu è lì, sulla panchina dell’Inter dopo il quadriennio targato Simone Inzaghi. Lo presenta da Los Angeles, dove i nerazzurri si trovano in vista del debutto nel Mondiale per club contro il Monterrey, Beppe Marotta.

Le parole di Marotta

Il presidente nerazzurro è convinto della scelta: “L’orgoglio è aver trovato un allenatore non made in Italy ma made in Inter, non è solo uno slogan per noi. Propone un calcio che sposa le ambizioni del nostro club. Lui sposa in pieno il nostro profilo, parteciperemo anche al campionato di Serie C con l’Under 23 e vogliamo proporre una squadra  che sposi un modello nuovo, puntando sui nostri giovani. È stato uno dei protagonisti del Triplete che ha insegnato come si può vincere qualcosa di importante”.

Marotta aggiunge: “Non è per niente, come è stato scritto, un ripiego. Si è parlato di confusione: no, è stata una decisione presa in 24 ore, c’erano degli aspetti burocratici da risolvere e ringrazio il Parma che ci è venuto incontro”

La sorpresa di Chivu

Il tecnico rumeno racconta i giorni che lo hanno portato all’Inter: “Per me è stata una sorpresa perché la mia intenzione era continuare a Parma visto il lavoro che avevo fatto, poi mi è arrivata la chiamata dove mi hanno chiesto un incontro. La prima cosa è stata chiedere il permesso al Parma, chiaro che quando chiama l’Inter è un orgoglio. In questo momento sono qua quindi le parole contano poco. Con Simone ho sempre avuto buoni rapporti quando allenavo le giovanili, l’ho sentito per fargli l’in bocca al lupo quando ho saputo che avrebbe lasciato l’Inter e poi da quel momento non l’ho più sentito”.

Cosa può dare Chivu all’Inter lo spiega lui: “Dal punto di vista umano tutto quello che ho. Il rispetto, la riconoscenza, il carattere, l’interismo. Questa maglia mi è rimasta dentro. Dal punto di vista professionale dovete decidere voi. Umanamente darò tutto quello che ho. Il mio vice sarà Kolarov, che tutti voi conoscete. Mario Cecchi rimane come collaboratore tecnico, insieme ad Angelo Palombo. Rapetti e Franchini saranno i preparatori atletici, mentre a Spinelli si aggiunge Paolo Orlandoni come preparatore dei portieri. È uno staff competitivo, di persone esperte e di grande qualità. Sono sicuro faremo belle cose assieme”.

Fabrizio Piccolo

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