La Juventus prepara il suo futuro con Spalletti alla guida: e le posizioni di Vlahovic e Yildiz sono ancora incerte.
Tanta carne al fuoco in particolare dopo le parole del nuovo ad, Damien Comolli. I tifosi della Juventus vogliono una squadra che sia nuovamente competitiva, e nella stessa direzione vanno le recenti parole dei dirigenti oltre che di John Elkann in primis. Ma un percorso vincente deve naturalmente basarsi su giocatori vincenti, e qui ci si addentra nei meandri delle considerazioni tecniche.
Juventus-Vlahovic, rinnovo o divorzio
In particolare per quanto riguarda l’attacco, reparto nel quale la società bianconera ha investito molto in estate senza raccogliere, almeno per ora, i frutti sperati. Le scelte di Comolli non sembrano convincere e nel corso dei prossimi mesi verranno fatte delle valutazioni per capire su chi poter puntare o meno nella prossima stagione. Il nome più caldo è ovviamente quello di Dusan Vlahovic, il cui contratto scade a giugno 2026.
Il contratto e il tetto della Uefa
Come ha ammesso lo stesso dirigente bianconero, tutti i discorsi per un suo eventuale rinnovo sono ora in stand-by. “L’accordo con Vlahovic è di parlare di futuro a fine stagione: non aspettatevi nulla prima, perché non ci saranno novità”, ha dichiarato ieri nel corso della conferenza stampa. La politica degli stipendi in casa Juve è chiara: “Nessun club italiano può permettersi più stipendi da Premier, ma questo non vuol dire non essere competitivi. E noi, come tutti gli altri, dobbiamo rispettare lo Squad Cost Ratio della Uefa che impone il rapporto del 70% tra costi della squadra e ricavi”.
Vlahovic, la proposta della Juve
Insomma, la proposta di rinnovo può anche arrivare ma di certo non ai 12 milioni attualmente percepiti dall’attaccante serbo. L’alternativa è perderlo a parametro zero già nella prossima sessione di mercato, motivo che potrebbe portarli a investire nel corso della sessione invernale, ma è difficile trovare giocatori importanti a gennaio, soprattutto se David dovesse davvero partire appena pochi mesi dopo l’acquisto. Ecco che appare più realistica l’ipotesi della proposta di rinnovo a cifre che restino nel tetto imposto dalla nuova dirigenza: sei milioni di ingaggio + bonus a salire, in modo da avvicinarsi il più possibile agli 8 milioni di parte fissa che l’attaccante percepisce attualmente.
Il rinnovo di Yildiz è lontano
Ma non c’è soltanto il nome di Vlahovic al centro dei ragionamenti della Juventus. Sul tavolo c’è anche il rinnovo del contratto di Kenan Yildiz, che per ora è bloccato. Attualmente il gioiellino turco ha un contratto fino al 2029 con un ingaggio di 1,7 milioni, cifra che dovrà essere naturalmente ritoccata per non rischiare di perdere il giocatore. Fatto sta che i colloqui tra le parti sono in questo momento sospesi e rimandati a data da destinarsi, e non è da escludere un intervento in prima persona da parte di John Elkann per dirimere una matassa che potrebbe intricarsi notevolmente. E perdere Yildiz non è un’opzione, per la nuova Juventus che deve tornare a vincere.





