Juventus, mercato da rivedere: Openda e David non decollano, Comolli sotto esame

Tanti investimenti, pochi risultati: Zhegrova e João Mário ai margini. La rivoluzione bianconera finora non ha prodotto il salto di qualità atteso

David e Openda con la maglia della Juventus
David e Openda con la maglia della Juventus

 

Doveva essere il mercato della svolta, quello che avrebbe restituito alla Juventus la spinta offensiva e la solidità di un tempo. E invece, dopo pochi mesi, la sensazione che arriva dalla Continassa è quella di un progetto che non è ancora decollato. Gli uomini scelti da Comolli in estate – Openda, David, Zhegrova e João Mário – non stanno rendendo come previsto, e la squadra di Luciano Spalletti (arrivato poche settimane fa) fatica a trovare la continuità che il club si aspettava.

Openda, il colpo da 45 milioni che non sfonda

L’investimento più pesante porta il nome di Loïs Openda. L’attaccante belga, arrivato per 45 milioni con l’etichetta di bomber moderno, non ha ancora trovato la scintilla. Scatti, movimenti e potenza non bastano: il gol, quello che dovrebbe accendere le sue prestazioni, continua a mancare. L’impressione è che stia pagando l’adattamento al sistema di Tudor prima e Spalletti adesso e la pressione di un ambiente che chiede subito risultati. Ma il tempo, in casa Juve, scorre veloce.

Jonathan David, talento in attesa di esplodere

Altro nome importante, altra scommessa ancora da vincere. Jonathan David doveva essere la carta per dare profondità e concretezza alla manovra offensiva. Finora, però, il canadese ha inciso poco: un solo gol, pochi lampi e difficoltà a integrarsi nei meccanismi di squadra. Tecnicamente solido, ma ancora lontano dal giocatore visto in Ligue 1 e la Juve spera che ritrovi ritmo e convinzione: senza le sue reti, la batteria d’attacco resta troppo leggera.

Zhegrova e João Mário, comparse di lusso

Tra i volti nuovi, anche Edon Zhegrova e João Mário faticano a trovare spazio. L’ala kosovara è stata acquistata per dare fantasia e imprevedibilità, ma ha giocato solo spezzoni senza mai lasciare il segno. Stesso discorso per il terzino portoghese, arrivato con l’obiettivo di alternarsi sulle fasce e rimasto invece ai margini delle rotazioni (zero i minuti nel derby della Mole). In totale, tra i quattro acquisti principali, appena un gol e due assist: troppo poco per un club che ambisce a tornare grandi in Italia e in Europa.

Comolli, progetto in discussione

I numeri, per ora, non sorridono a Luciano Spalletti né al direttore tecnico Comolli, che aveva disegnato un mercato costruito per il futuro ma anche pensato per l’immediato. L’idea era quella di una Juventus più moderna, veloce e verticale. La realtà racconta invece una squadra ancora in rodaggio, che alterna buone prestazioni a cali improvvisi e non riesce a trovare la continuità realizzativa.

Un puzzle scomposto

Il mercato bianconero, oggi, è un puzzle incompleto: gli investimenti ci sono stati, ma i risultati non ancora. Openda e David restano potenziali campioni, ma devono trasformare l’attesa in rendimento. Zhegrova e João Mário, invece, dovranno dimostrare di meritare più spazio o rischiano di scivolare ai margini. Per la Juventus è un bivio chiaro: continuare a credere nella linea tracciata da Comolli o intervenire per dare subito risposte al campo. Perché nel calcio, come sempre, il tempo per convincere non è mai infinito.

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