Six Kings Slam, Sinner zittisce i critici sul montepremi

Il montepremi da 6 milioni di dollari al Six Kings Slam riaccende il dibattito sul calendario ATP e compensi milionari. Sinner e Fritz rispondono alle critiche

Sinner sbotta sul montepremi del Six Kings Slam
Sinner sbotta sul montepremi del Six Kings Slam (ImagePhotoAgency) – sportevai.it

Il Six Kings Slam, in programma a Riad, in Arabia Saudita, riaccende i riflettori sul tema dei soldi nel tennis. L’evento, che mette in palio un montepremi da record da ben 6 milioni di dollari, ha suscitato un acceso il dibattito, con nemmeno il calendario sempre più fitto a convincere i tennisti a rinunciare alla possibilità di una guadagno facile.

Montepremi sotto accusa

La stagione tennistica sembra ormai non conoscere soste. Lo stesso Novak Djokovic a Shanghai ha criticato la mancanza di compattezza tra i colleghi nel chiedere una revisione dell’agenda ATP. Tra tornei più o meno obbligatori e appuntamenti promozionali, i giocatori faticano a trovare finestre da dedicare al recupero fisico e psicologico.

Eppure, nonostante la fatica accumulata e i sempre più frequenti infortuni, eventi-esibizione come la Laver Cup o il Six Kings Slam continuano a esercitare un fascino irresistibile. Il motivo? Una miscela di prestigio mediatico, visibilità e… ritorni economici oltre ogni scala che spingono i top a non poter rimanere indifferenti o dire di no, pur consapevoli dei rischi fisici e mentali posti sull’altro piatto della bilancia.

Fritz senza mezzi termini

A replicare alle accuse, tra la questione dei diritti umani in Arabia e montepremi spropositato, sono stati Taylor Fritz e, appunto, il “nostro” Jannik Sinner, numero due del ranking ATP, costretto ad alzare bandiera bianca a Shanghai per via dei crampi (ma anche delle condizioni ambientali proibitive, tra caldo e umidità, in cui si è giocato in Cina).

Lo statunitense, che aprirà il torneo di Riad sfidando Alexander Zverev, ha difeso la scelta di partecipare con parole nette: “Mostratemi un altro torneo dove si giocano tre partite e si vincono sei milioni. È un grande evento. Quello che non funziona è che il calendario è già pienissimo e, quindi, devi scegliere tra un evento a cui fa piacere partecipare e il resto del Tour. Inoltre, il Six Kings è trasmesso su Netflix e questo può portare nuovi spettatori al tennis”.

Jannik non si nasconde

Sulla stessa lunghezza d’onda, le dichiarazioni di Jannik Sinner, che esordisce questa sera contro Tsitsipas e che l’anno scorso ha conquistato l’intero bottino in palio. Il numero due del ranking non nasconde il peso del montepremi nella scelta di essere a Riad: “L’aspetto economico è una motivazione reale e non c’è motivo di nasconderlo. Lo sanno tutti quanto si guadagna qui. Ogni giocatore vuole vincere sempre, ma qui c’è anche una… motivazione extra”, ha tagliato corto l’altoatesino su cui nelle ultime ore è tornato a parlare Nick Kyrgios, con il solito strascico di polemiche.

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