Tomasson esonerato: la Svezia cambia guida tecnica dopo il crollo nel girone mondiale

L’ex attaccante del Milan diventa, suo malgrado, il primo commissario tecnico della storia svedese ad essere esonerato.

Jon Dahl Tomasson esonerato dalla Svezia
Jon Dahl Tomasson esonerato dalla Svezia

Un bilancio disastroso: Svezia ultima nel girone

Finisce nel peggiore dei modi l’esperienza di Jon Dahl Tomasson sulla panchina della Svezia. L’ex allenatore di Malmö e Blackburn paga un rendimento ben al di sotto delle aspettative: appena un punto in quattro partite nel girone B di qualificazione ai Mondiali, e ultimo posto dietro a Svizzera, Kosovo e Slovenia.

La sconfitta casalinga per 0-1 contro il sorprendente Kosovo, la terza consecutiva, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Abbiamo preso questa decisione alla luce della mancanza di risultati e della necessità di non compromettere la corsa ai playoff di marzo e alla fase finale dei Mondiali”, ha spiegato il presidente federale Simon Åström.

Un rendimento inspiegabile, considerando la qualità della rosa a disposizione del tecnico danese, soprattutto in attacco: Alexander Isak e Viktor Gyökeres sono stati tra i giocatori più chiacchierati dello scorso mercato estivo. Il primo è passato in estate dal Newcastle al Liverpool per la cifra record di 145 milioni di euro, il trasferimento più costoso nella storia del calcio inglese, mentre l’Arsenal ha investito 65,8 milioni di euro per portare a Londra l’ex bomber dello Sporting Lisbona. Eppure, il potenziale offensivo non è bastato a mascherare i limiti tattici e psicologici mostrati dalla squadra.

Un esonero storico e un rapporto mai decollato

La federcalcio svedese non aveva mai esonerato un commissario tecnico prima d’ora. Tomasson entra così – suo malgrado – nella storia come il primo C.T. svedese a essere sollevato dall’incarico. Un epilogo amaro per chi, fino a pochi mesi fa, era considerato un profilo internazionale di prestigio, capace di riportare entusiasmo e organizzazione dopo il ciclo di Janne Andersson.

La sua nomina, però, non era stata accolta unanimemente né in Svezia né nella sua Danimarca. Da una parte, i tifosi danesi avevano reagito con fastidio alla scelta di un ex beniamino della loro nazionale di guidare gli storici rivali; dall’altra, anche in Svezia molti avevano storto il naso, nonostante Tomasson avesse lasciato ottimi ricordi alla guida del Malmö, con cui aveva conquistato due titoli nazionali consecutivi e centrato una qualificazione ai gironi di Champions League.

Dal “biscotto” del 2004 al crollo del 2025

Tomasson, oggi 49enne, è ricordato da noi per le tre stagioni trascorse al Milan, ma anche per un episodio rimasto impresso nella memoria dei tifosi azzurri: il suo splendido gol a EURO 2004 nella famigerata partita del “biscotto” tra Danimarca e Svezia, terminata 2-2 e costata l’eliminazione all’Italia.

Ironia della sorte, due decenni dopo, quel legame tra danesi e svedesi si è rivelato ben più fragile. Il progetto tecnico di Tomasson in Svezia non è mai decollato, e le crepe emerse già nelle prime settimane si sono trasformate in un crollo definitivo.

Resta da capire se la federazione svedese deciderà di affidarsi a un traghettatore per inseguire l’obiettivo playoff o se ripartirà da un progetto a lungo termine. Di certo, il fallimento di Tomasson segna una pagina inedita nella storia calcistica svedese – e un brusco stop nella carriera di un allenatore che, fino a poco tempo fa, sembrava destinato a ben altri traguardi.

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