Ferrari senza un leader, Horner la soluzione. E in F1 arriva un campione WRC?

Riprendono quota le voci per cui Christian Horner potrebbe diventare il nuovo team principal Ferrari. Ma a Maranello il problema è reale.

Ferrari Horner
Torna l’ipotesi Horner in Ferrari al posto di Vasseur-sportevai.it

La crisi Ferrari e la permanenza di Vasseur come team principal

Il problema a cui alludiamo è la mancanza di una leadership forte, come ai stracitatissimi tempi di Schumacher con Jean Todt sulla tolda di comando (oltre a tutta una catena di comando di personalità di primo livello, senza nulla togliere alle attuali). Non è certo il vulnus esclusivo della scuderia, che deve affrontare sicuramente in primis i guai di una monoposto, la SF-25, dagli evidenti limiti tecnici. Senza che i suoi piloti, nonostante le loro qualità, esperienza e palmarès, possano tirare fuori quel “potenziale” della vettura tanto decantato da Frédéric Vasseur.

E proprio il team principal torna ad essere in bilico. Questo stando ai sussurri di cui parlavamo in apertura. E questo nonostante il rinnovo deciso dai vertici di Maranello questa estate, con il dirigente francese che ha firmato un contratto pluriennale (pare sino al 2028) nell’ottica di assicurare continuità alla scuderia in vista della rivoluzione tecnica delle monoposto al via dal prossimo anno.

Elkann vorrebbe Vasseur fuori dalla Ferrari, Horner l’obiettivo?

Eppure, questa linea prudenziale sembrerebbe perdere quota. Secondo F1 Insider John Elkann in persona sta valutando di accompagnare gentilmente alla porta Vasseur. E prendere al suo posto Horner, a sua volta licenziato (detto in maniera brutale) da Red Bull quest’anno dopo un ventennio di crescita e poi di successi.

Secondo il giornalista Ralf Bach di F1 Insider il presidente di Ferrari è una personalità “emotiva”, che bada all’oggi senza farsi condizionare dal passato. Ed ecco quindi che non ci sarebbero (il condizionale d’obbligo) remore nel giubilare l’attuale team principal. “Ma probabilmente la Ferrari non si rende conto che così facendo [cioè ingaggiando Horner,ndr] verrà chiusa la porta a Verstappen“. L’olandese infatti non è in ottimi rapporti con il britannico, che è stato travolto negli ultimi tempi dall’inchiesta sui presunti comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente in Red Bull, poi chiusasi con un accordo extragiudiziale. Vicenda che in teoria (e per questioni di immagine) potrebbe rappresentare un ostacolo per un ipotetico ingaggio in Ferrari.

Posto che Horner, lautamente liquidato dal suo vecchio team, dovrà comunque osservare un periodo di gardening prima di approdare eventualmente in un’altra squadra (se ne parla per l’inizio del 2026), e posto che resta sempre in piedi per lui l’ipotesi di Alpine (con eventuale acquisto di quote), ad oggi la suggestione Ferrari resta tale. E forse, vista la fonte, non è da escludere un’azione di disturbo da parte della stampa tedesca, generalmente mai tenera con Maranello.

Herbert: “Serve una leadership forte alla Ferrari”

Eppure altri ritengono Horner la figura ideale per il Cavallino. L’ex pilota di F1 e oggi commissario FIA Johnny Herbert ha infatti dichiarato che la Ferrari deve puntare sul manager britannico per rilanciarsi, perché se da un lato “i piloti ci sono” e sono stati fatti dei passi avanti in termini di strategie di gara, “la vettura non c’è”. E vanno attirate “le persone giuste per sviluppare un’auto che possa avere le performance adatte”.

Secondo Herbert a Maranello manca un leader, e devono essere nelle capacità di attirare le figure giuste. Come Adrian Newey che venne convinto da Horner ad approdare in Red Bull. E se anche il prossimo anno sarà di tregenda, “allora bisognerà fare qualcosa” con Vasseur, ha proseguito l’ex pilota.

Rovanpera lascia il WRC, futuro in F1?

A proposito di presunti arrivi e presunte partenze nel motorsport, questa settimana ha destato sensazione l’annuncio del già due volte campione del mondo rally Kalle Rovanpera di lasciare il WRC (Mondiale ormai in stato comatoso, tra incertezze sui regolamenti tecnici e fuggi fuggi dei costruttori) a fine stagione (dove è attualmente in lotta con i compagni di squadra in Toyota Gazoo Racing Sébastien Ogier, Elfyn Evans e il rivale di Hyundai Ott Tanak per il titolo 2025).

Perché ne parliamo qui? Perché anzitutto il finlandese, enfant prodige dei rally, il prossimo anno passerà alle monoposto e alle ruote scoperte, correndo in SuperFormula. Ma questo cambiamento sembra un prodromo di un futuro sbarco in F1.

Rovanpera, a dirla tutta, nutre da tempo la passione per altre discipline. In primis il drifting, dove se la cava anche bene. Ma lo scorso anno aveva avuto modo di provare una monoposto Red Bull, la RB8 del 2012 già utilizzata da Sebastian Vettel, sul circuito austriaco di proprietà del marchio di bevande energetiche. Oltre a testare anche una vettura di F4 e di Formula Renault 3.5.

Ovvio che vetture del genere non sono paragonabili a quelle da rally, in termini di sollecitazioni sul pilota e non solo. Ma intanto Rovanpera pare abbia iniziato la sua scalata verso, si ipotizza, un futuro in F1 (forse già nel 2027). Si vocifera addirittura di una prelazione da parte di Red Bull, ma sono solo chiacchiere. Almeno per ora (speriamo solo che non vada come è andata ad Alex Palou, a cui era stato promesso a quanto pare un posto in F1 da McLaren, poi non concretizzatosi: è finita quindi a carte bollate).

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