Adrien Rabiot si è preso in mano il Milan: quattro presenze del centrocampista francese, quattro vittorie dei rossoneri.

Potrebbe essere un caso, ma forse non lo è, non foss’altro che per il lungo passato che li lega: il francese si è inserito rapidamente nei meccanismi di Allegri che ben conosce, confermandosi un rinforzo di spessore, ma anche un nuovo punto di riferimento. Come confermato il successo sofferto contro il Napoli: il centrocampista francese in campo sembrano aver trovato un equilibrio diverso, più maturo, più solido.
Rabiot si è preso il Milan
Rabiot si è presentato con personalità e concretezza, prendendo in mano la squadra fin da subito. A chi gli chiede come abbia fatto ad avere un impatto tanto immediato, risponde con naturalezza e consapevolezza: “È vero che conosco bene il mister e tutto lo staff, il loro modo di lavorare: è stato più facile. Conosco anche tanti compagni di squadra. Sono arrivato con umiltà lavorando tutti i giorni per dare l’esempio, per trascinare questa squadra. Loro mi stanno dietro, sono contento del debutto perché da quando sono qua abbiamo fatto quattro vittorie e preso solo un gol. C’è uno spirito forte, giochiamo con uno stato d’animo positivo. Stasera è stata difficile, ma con lo spirito e la mentalità l’abbiamo portata a casa. Sono contento”.
Milan, la svolta contro il Napoli
Il secondo tempo contro il Napoli è stato esemplificativo: rossoneri in dieci, e resistenza ad oltranza fino al 97′. Una prestazione che ha messo in risalto la compattezza dei giocatori, ed il fatto che tutti credono nel progetto tecnico. “In queste partite quando sei in 10 contro 11 devi dare di più, questa è la mentalità che dobbiamo avere. Giocare con Luka è facile, sa gestire la partita, anche fare 90 minuti così a correre a 40 anni. Non so come fa. Gli piace giocare a calcio, si diverte in campo. Gli piace difendere, attaccare… Non solo lui, abbiamo tanta qualità, anche i giovani. Ci divertiamo anche a difendere, bravi tutti stasera, non era facile. Ma anche in 10 abbiamo visto che possiamo fare molto bene”.
Rabiot-Modric, la svolta del Milan
Una delle chiavi di volta è proprio l’intesa tra i centrocampisti: la classe di Modric, e la solidità ritrovata in mezzo al campo con uno spirito di gruppo evidente in ogni fase di gioco. Sono questi gli elementi che stanno facendo la differenza. Rabiot è tornato in Serie A da protagonista, in una squadra che lo ha accolto come uno dei tasselli fondamentali per puntare in alto. E adesso all’orizzonte c’è una partita speciale, non solo per la classifica, ma anche per la storia personale del centrocampista francese.
Rabiot e la Juventus nel mirino
La prossima sfida infatti è contro la Juventus, la sua ex squadra, il club dove ha trascorso cinque stagioni. “Io veramente sono contento di tornare allo Stadium. Siamo in testa, sarà una bella partita. Spero di vincere ovviamente, ma sono veramente contento di essere tornato in Italia in questo campionato. Per me sarà emozionante, ho fatto 5 anni lì e mi sono trovato molto bene. Ora sono al Milan e spero di vincere al Milan, lì sarà veramente una bella partita”.
Milan, è il momento di Nkunku
Proprio in occasione della partita contro la Juventus, il Milan potrebbe finalmente vedere dal primo minuto Nkunku in attacco, da capire se da prima o seconda punta. Gimenez è forse l’unico anello ancora debole della squadra, e considerato che Pulisic in questo momento è intoccabile, è facile immaginare che il francese possa essere schierato da prima punta al fianco dell’americano.