Sinner e Alcaraz, la rivelazione di Paolini: ecco perché Jas si sente più vicina a Carlos

Parlando di Sinner e Alcaraz e della loro rivalità Paolini ha ammesso di sentirsi più vicina al modo di stare in campo di Carlos.

Attualmente impegnata in Billie Jean King Cup dove ha contribuito in maniera decisiva a portare l’Italia in finale contro gli Stati Uniti d’America per andare a caccia del bis dopo il titolo conquistato l’anno scorso, in un’intervista a EFE Jasmine Paolini ha parlato della rivalità più discussa del momento nel tennis, quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

La n°8 WTA ha speso belle parole per i due giocatori, elogiandoli e svelando anche quali colpi gli ruberebbe. Paolini ha poi spiegato anche perché secondo lei la loro rivalità è così affascinante ed entusiasmante per i tifosi, per poi svelare anche a quale dei due giocatori si sente più vicina per portamento in campo.

Paolini
Jasmine Paolini (Image Photo Agency) – sportevai.it

Paolini: “Ecco cosa ruberei a Sinner e Alcaraz”

Sinner e Alcaraz sono i volti del tennis del momento, riconosciuti anche da colleghi e colleghe. Come Paolini, che ha speso belle parole oltre che per il connazionale Jannik anche per Carlos, spiegando a EFE come mai la loro rivalità sia così seguita. Queste le parole di Jas: “Sono due personalità davvero diverse, due giocatori diversi che ci emozionano e ci divertono molto sul campo. Il fatto che siano così diversi rende questa rivalità ancora più bella. Sono educati, rispettosi, intelligenti e giocano a tennis ad alto livello”.

Paolini ha poi scelto un colpo che ruberebbe a entrambi, anche se la scelta non sembra essere stata affatto facile: “Prenderei il dritto di Alcaraz e il servizio di Sinner. Ma anche il rovescio di Jannik e le smorzate di Carlos sono colpi bellissimi”.

Paolini: “Assomiglio più ad Alcaraz”

Parlando proprio delle differenze tra Sinner e Alcaraz, Paolini ha spiegato di sentirsi più vicina al secondo per l’atteggiamento in campo, di essere anche lei più appariscente in un certo senso: “Io tendo a fare più rumore, a sorridere di più, quindi se la vediamo da questo punto di vista assomiglio più ad Alcaraz; invece mi piace molto vedere come gioca Jannik, perché gli piace spingere l’avversario dal fondo e, con la mia esperienza personale in campo, mi è più utile vedere come gioca Jannik e come si muove”.

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