Bernie Ecclestone notoriamente non pesa le parole, e anche questa volta è andato giù duro. “Vittima” Lewis Hamilton (e la Ferrari).
La prima stagione di Lewis Hamilton alla Ferrari non ha regalato quelle magnifiche sorti e progressive che i più entusiasti immaginavano per il connubio tra il sette volte campione del mondo e Maranello. Al di là della potenza di fuoco a livello di marketing, almeno all’inizio prima che arrivassero i risultati su pista, il binomio stenta a decollare. Ad oggi il britannico non ha colto nessun podio, a differenza del compagno di squadra Charles Leclerc (che doveva essere surclassato dal nuovo collega di scuderia).
Eppure, qualche timido segnale positivo c’è stato ultimamente. Un approccio diverso, come si è visto in Olanda dove il passo gara delle rosse è stato tutto sommato buono, anche se il risultato è stato deludente. E a Monza, nelle prime libere, c’è stata la doppietta, con Hamilton primo davanti al monegasco (e curiosamente terzo Carlos Sainz, che prima di passare a Williams occupava il sedile di Sir Lewis).
Nel GP di casa i tecnici Ferrari stanno sperimentando una vettura scarica, laddove McLaren sta puntando su un maggior carico aerodinamico. La scelta della scuderia del Cavallino è un azzardo, puntando su una maggior usura del fondo della pista sessione dopo sessione e una più incisiva gommatura dell’asfalto, in modo da compensare la mancanza di grip. Di converso, però, ci sono dei problemi di guidabilità della SF-25, con cui ha fatto i conti in particolare Hamilton.
Sia come sia, il pilota britannico però in queste ore ha dovuto fare i conti con una decisa bocciatura da parte di Bernie Ecclestone. Dopo quella ricevuta da ex piloti come Ralf Schumacher, Hamilton si è beccato lo sberleffo dell’ex capo della F1: “È molto più probabile che la safety car vinca una gara che Hamilton possa laurearsi di nuovo campione del mondo”.
Una stoccata crudele rilasciata al Daily Mail, a cui è seguito un consiglio al pilota e alla Ferrari: “Se fossi in Lewis chiederei al team di liquidarmi l’intero contratto. La Ferrari lo ha preso perché pensavano potesse fare un buon lavoro. Ma visto che la cosa non ha funzionato, penso che lui sarebbe disposto anche a farsi da parte, ma a questa condizione”, ovvero farsi dare i soldi del contratto che ha firmato.
Quindi la chiosa di Ecclestone: “Così potrebbe funzionare per entrambi. Hamilton non ha bisogno di correre altri rischi, ha già vinto sette titolo mondiali, è già abbastanza così”. Peccato però che l’ex Mercedes non abbia intenzione di mollare. Durante il fine settimana di Zandvoort l’ex campione del mondo ha infatti spiegato di avere la mente già rivolta al 2026, sempre con Ferrari: “Sono stato in fabbrica in più circostanze per partecipare a delle riunioni, anche con Elkann e Vasseur e i responsabili dei vari dipartimenti”, sono le sue dichiarazioni riportate dall’Ansa. “Abbiamo parlato del prossimo motore, delle mie indicazioni per il prossimo anno stilando un documento in cui ho indicato le voci dove lavorare. Abbiamo parlato delle aree da migliorare, gli sviluppi della macchina 2026 e tutti gli aspetti su cui lavorare per il 2026. E forse stiamo spingendo anche troppo”.
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