L’ex Atalanta non brilla neanche in Nazionale. L’allenatore bianconero continua a nutrire una profonda fiducia in lui e vuole ritrovarlo
Teun Koopmeiners continua a essere un caso da osservare con attenzione. Il centrocampista olandese, infatti, non è ancora riuscito a ritrovare quella continuità che lo aveva reso uno dei mediani più completi della Serie A.

L’arrivo di Tudor sulla panchina bianconera
L’arrivo di Igor Tudor in panchina ha portato nuove idee e una diversa interpretazione del suo ruolo. L’allenatore croato considera Koopmeiners un giocatore di grande intelligenza tattica e in queste prime giornate di campionato gli ha voluto dare minutaggio in mediana. Un cambio di posizione studiato per sfruttarne le preziose capacità balistiche, ma che finora non ha prodotto il salto di qualità sperato.
Koop, il rendimento altalenante è un problema
Il rendimento resta infatti altalenante: Koopmeiners non ha perso la visione di gioco né la precisione nei passaggi, ma fatica a incidere come in passato sia sotto porta che in fase di costruzione. I numeri impietosi coadiuvati dalla cifra investita dalla dirigenza bianconera da 60 milioni di euro sono il principale problema.
Il piano di rilancio
Il tecnico croato però non ha smesso di puntare su di lui, consapevole che le qualità non si discutono e che il giocatore, se riportato nelle condizioni migliori, può tornare a essere un fattore decisivo. Ma il dilemma rimane: continuare con l’esperimento in mediana o restituirlo al suo ruolo naturale, più avanzato, dove negli anni scorsi aveva conquistato applausi e attenzioni dei grandi club? Il futuro di Koopmeiners passa quindi da questo dilemma. La Juve e Tudor hanno bisogno della sua versione migliore: la sensazione è che soltanto ritrovando equilibrio e fiducia l’olandese potrà tornare ai livelli che lo hanno reso un prezioso diamante della Serie A.