Qua la mano e amici come prima. Dopo i burrascosi giorni legati alla trattativa, ormai sfumata, per Lookman Inter e Atalanta son tornate a strizzarsi l’occhio e a fare affari. La cessione di Zalewski alla Dea potrebbe essere stata solo l’antipasto in vista di altre operazioni.
Non è recente il feeling di Marotta con Ederson. Il brasiliano era il preferito se fosse partito Calhanoglu, quando si pensava che il turco potesse tornare al Galatasaray ma per caratteristiche è molto più vicino alla figura dell’incontrista tutto muscoli buono a far legna e a impostare il gioco. Ovvero quel prospetto che Chivu ha espressamente chiesto alla dirigenza.
L’Atalanta non vuole smobilitare (ha già perso Retegui) ed aspetta di capire come andrà a finire la storia su Lookman ma non avrebbe chiuso le porte. L’Inter però lavora su più fronti per il mediano. Non è stata abbandonata la pista che porta a Konè.
Le parole di Gasperini dopo l’ultima amichevole hanno fatto capire che la Roma il sacrificio di cederlo è disposto a farlo: questione di soldi, come sempre. Ma l’Inter un gruzzoletto da parte ce l’ha. Un tesoretto costruito tutto su cessioni minori, salito a oltre 43 milioni è destinato a aumentare per il prossimo addio di Kristjan Asllani.
L’ex Empoli porterà in cassa 10-12 milioni cash più il 40% della futura rivendita. Va aggiunto a questa cifra il budget inizialmente destinato per Lookman, ecco perché Marotta sa di poter spendere.
Il presidente dell’Inter guarda anche all’estero, piace Florentino del Benfica: giocatore solido, fisico, abile sia nel recupero del pallone sia nella sua gestione. Una richiesta di informazioni è partita anche in direzione Dortmund con oggetto Felix Nmecha, ma il Borussia ha risposto che ci vogliono 60 milioni.
Non è chiuso neanche in uscita il mercato nerazzurro. Pavard ha detto no al Neom ma ha altri potenziali acquirenti. Dovesse partire il sogno è Kim, l’ex Napoli del Bayern Monaco. Difficile invece che venga ceduto Frattesi nonostante la corte del Newcastle.
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