Il Milan debutta in Coppa Italia. Il giornalista Sabatini lancia una bordata sulle ambizioni dei rossoneri. Vlahovic-Hojlund dubbio amletico.
Si accendono, finalmente, le luci a San Siro per la prima partita ufficiale della stagione 2025/2026. L’avventura di Massimiliano Allegri bis sulla panchina del Milan inizierà questa sera nell’impegno casalingo contro il Bari, match valevole per il secondo turno di Coppa Italia. Una sfida che sulla sembra essere carta abbordabile ma che assume un peso specifico importante: sarà il primo banco di prova per un progetto che vuole riportare il Diavolo ai vertici della classifica di Serie A dopo una stagione deludente. L’eliminazione precoce dall’Europa (sedicesimi di finale contro il Feyenoord) e l’ottavo gradino in campionato hanno lasciato strascichi pesanti, e l’obiettivo minimo è dare subito un segnale di svolta.
Le parole al veleno di Sabatini
In attesa del debutto, il Milan si trova al centro di critiche pungenti. Walter Sabatini, intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, non ha usato mezzi termini: “Il Milan è arrivato ottavo e ha ceduto i tre migliori giocatori. Non so come possa pensare di essere competitivo. I rossoneri hanno perso Reijnders, Thiaw e Theo. Ha aggiunto Allegri, ha aggiunto un po’ di giocatori ma calma: Napoli e Inter sono di un altro livello. Poi il lavoro, l’entusiasmo, un Leao ritrovato e cose che possono succedere che spingono il Milan come terza forza. Invito i tifosi a un po’ di prudenza perché son partiti tre titolari inamovibili di una squadra che è arrivata ottava”.
Insomma un affondo diretto che ha scosso l’ambiente rossonero. Le cessioni dei tre giocatori hanno infatti privato la squadra di elementi di qualità, e se da un lato le casse del club ne hanno beneficiato, dall’altro i tifosi si interrogano sulla reale ambizione della società. Dall’altro lato sono stati presi giocatori funzionali al nuovo corso, ma resta da definire il rebus attaccante con il solo Santi Gimenez rimasto l’unico lì davanti.
Vlahovic, Hojlund e il rebus in attacco
Il tema caldo del mercato rossonero resta quindi l’attacco. Il Milan ha già speso una cifra considerevole per Santiago Gimenez, bomber messicano del Feyenoord, investendo circa 40 milioni nel mercato invernale. Un colpo importante, che però rischia di diventare un caso spinoso: l’arrivo di un altro centravanti come Dusan Vlahovic o Rasmus Hojlund, entrambi seguiti con attenzione dal direttore sportivo Igli Tare, finirebbe per chiudere lo spazio al nuovo acquisto.
Sarebbe un paradosso pericoloso, con un cartellino da 40 milioni che rischierebbe di essere “bruciato” ancora prima di avere il tempo di rendere sul campo. La situazione è ancora in dividere con il club di via Aldo Rossi che seppur sia molto vicino ad acquistare l’ex Atalanta (adesso ai Red Devils), non ha ancora chiuso le porte a Vlahovic, ai margini del progetto bianconero.
Una stagione tutta da scrivere
Per il Milan la campanella di inizio anno scolastico suonerà questa sera alle ore 21.00. Il nuovo corso rossonero parte dunque sotto una luce ambivalente: entusiasmo per il ritorno di Allegri, ma anche qualche dubbio sul mercato fatto da Igli Tare. La partita di Coppa Italia contro il Bari non sarà solo una formalità, ma il primo vero test per un Milan che deve ricostruire credibilità e fiducia. La società, intanto, lavora per non bruciare investimenti e per mettere a disposizione dell’allenatore una rosa equilibrata e la sensazione è che il destino della stagione del riscatto dipenderà in gran parte dalle mosse di mercato delle ultime due settimane.