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Juventus, la pazza idea di Di Canio per l’attacco bianconero

Per lui sarà una sfida densa di ricordi: Juventus-Lazio, anticipo di A di sabato sera, è anche la partita di Paolo Di Canio, doppio ex nella circostanza. Intervistato da Tuttosport l’ex esterno parla soprattutto di mercato, soffermandosi sui bianconeri.

Di Canio consiglia Zirkzee alla Juve

Per Di Canio la mossa giusta sarebbe prendere Zirkzee in prestito  dal Manchester United: “Per la Premier è un po’ troppo lento, poi magari mi smentirà a suon di gol e grandi prestazioni, però lì ti aggrediscono subito e fischiano il 30% di falli in meno, in Italia abbiamo visto invece che impatto ha avuto il giocatore proprio nel Bologna”

“Alla fine, nella confusione che c’è allo United, potrebbero anche darlo in prestito: hanno già Hojlund, poi c’è Rashford che sta giocando in quella posizione. Sarebbe il profilo perfetto, anche perché consentirebbe a Motta di avere un attaccante con caratteristiche differenti da Vlahovic. Ma la trattativa la comincerei adesso: un prestito con magari la possibilità di riscattarlo: Zirkzee non è un realizzatore devastante, non è uno da 25 gol, ma fa giocare bene gli altri”.

La difesa di Douglas Luiz

Di Canio si era speso molto in estate per Douglas Luiz, finora deludente: “Douglas è un giocatore di cui parlo spesso, non solo con i tifosi della Juve. Io mi ero espresso: avevo detto che la Juve ha preso un top player. E ne sono ancora convinto: semplicemente, quello che ho visto qui è un lontano parente, è irriconoscibile. Al di là della valutazione da 50 milioni, che per me è pure giusta per il livello del calciatore, è davvero un’altra persona rispetto a quella che ho visto tante volte nell’Aston Villa. Non do colpe né al giocatore né all’allenatore, non so come sia la situazione, ma potrebbe esserci magari un problema psicologico. Lo vedo lento, poco aggressivo, tocca la palla con la suola, perde un tempo di gioco, sembra come utilizzare due marce in meno rispetto a prima: in Premier aggrediva il portatore di palla, recuperava e ripartiva, tagliava e cuciva, cadeva e ripartiva subito, aveva un altro passo, pareva un pitbull.

Io giudico la situazione adesso, perché poi il calcio è situazionale, contestuale e periodico: spero per la Juve che Thiago Motta riesca a tirare fuori l’attitudine da Douglas Luiz. Non ho dubbi sulla serietà del giocatore, all’Aston Villa era un idolo e gli volevano bene: può essere che qualche panchina lo abbia intristito. Normale che ora Thiago gli preferisca Locatelli che è più applicato, più attento, più rapido di testa e di piede”.

Fabrizio Piccolo

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