La notte di Lipsia ha cambiato tante cose, perché l'infortunio di Gleison Bremer ha rappresentato un duro colpo per il giocatore, ma anche per la Juventus. La prolungata assenza del difensore brasiliano, alla lunga, si è rivelato un problema insormontabile per i bianconeri.

Bremer racconta i mesi difficili

La stagione volge al termine, e difficilmente il giocatore riuscirà a tornare in campo prima del rompete le righe in campionato: ha iniziato a correre da circa un mese, e potrebbe trovare minutaggio durante il Mondiale per Club. "L'inizio è stato difficile perché sono una persona indipendente e non mi piace dipendere dagli altri: subito dopo l'intervento chirurgico avevo bisogno di mia moglie per tutto e questo è stato molto duro". Sui canali social, il difensore della Juventus Gleison Bremer racconta il periodo che sta vivendo ai box a causa di un brutto infortunio al ginocchio.

Bremer, il calvario

"Il primo mese l'ho passato nel letto, con antibiotici e ho fatto qualche esercizio per non perdere massa muscolare, è stato difficile perché non riuscivo neanche a mettere il piede per terra - continua, ripercorrendo il calvario iniziato il 2 ottobre 2024 sul campo di Lipsia, quando si è procurato la rottura del legamento del crociato del ginocchio - poi ho iniziato a migliorare e tornare alla vita normale, quello che desideravo di più, tornare a essere indipendente".

Juve, Bremer al lavoro

"Fino ad ora sto bene, - prosegue Bremer - la testa è a posto: sono concentrato e voglio tornare in forma il prima possibile. Mi alleno 5 ore al giorno, mi manca correre sul rettangolo di gioco. Sono diventato una persona migliore e un atleta migliore, ho tratto lati positivi anche dal lato negativo dell'infortunio".

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