Clima di grande tensione allo Stadium per la supersfida tra Juve e Napoli. Nulla di grave è successo, fortunatamente, anche se non sono mancati momenti che hanno dato adito alle polemiche. Se prima del match aveva fatto discutere il divieto del Prefetto di Torino all’ingresso allo stadio per i residenti a Napoli e provincia, prima e durante la partita è stato il comportamento dei tifosi a finire nel mirino. Dall’una e dall’altra parte.
Dal Settore Ospiti, durante il riscaldamento, sono partiti alcuni cori offensivi nei confronti di Nicolò Fagioli, il centrocampista della formazione bianconera e della Nazionale al centro del caso scommesse dello scorso autunno insieme a Sandro Tonali. La sua squalifica è finita e Fagioli nel frattempo si è impegnato fattivamente per provare a vincere la ludopatia, la terribile malattia che l’aveva indotto a sperperare una montagna di denaro e rischiato di comprometterne la carriera. Dagli spalti, però, qualcuno lo ha beccato con un coro becero: “Fagioli, dacci le quote”. Un coro che ciclicamente è riproposto ai vari protagonisti di scandali del genere: negli altri scorsi il bersaglio preferito era Gigi Buffon. Qual è stata la risposta di Fagioli? Pollice alzato verso i tifosi azzurri. Tutto ok, insomma. Lo sfottò ci sta, ma non impedirà a Fagioli di proseguire la sua battaglia per vincere la ludopatia.
Alla fine del minuto di raccoglimento per Totò Schillaci, poi, sempre dal Settore Ospiti si è udito un urlaccio offensivo: “Munnezza”. Immediata la reazione dagli altri settori dello Stadium, ma anche da buona parte della tifoseria napoletana presente nei paraggi. Sul web sono spuntate testimonianze di tifosi partenopei che si sono dissociati da quello che rimane un caso isolato, riconducibile a un singolo personaggio. Un gesto unico, che ha dato però occasione ai tifosi della Juventus di esibirsi nei “soliti” cori contro la città di Napoli, in qualche caso inneggianti al Vesuvio o ad altre sciagure, che ciclicamente e distintamente si sono uditi nel corso della partita. Insomma, una serie di bruttissimi momenti che hanno finito col macchiare una partita che, anche sul campo, forse ha tradito le attese. Probabilmente il momento più bello del match è stato quello della riconciliazione, o almeno dell’armistizio, tra Antonio Conte e lo Stadium, col gesto degli applausi durante il giro di campo che ha cancellato il ricordo dei fischi di inizio gara.
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