Jannik Sinner alza la voce contro gli organizzatori dei tornei del Grande Slam chiedendo più benefit e montepremi più adeguati
Pronto al debutto a Parigi contro il belga Bergs dopo aver dominato a Vienna, Sinner alza la voce contro gli organizzatori degli Slam. Jannik ha accantonato per un attimo il basso profilo fondamentale soprattutto nelle ultime settimane, quando attorno a lui imperversava la bufera per aver ceduto il numero uno al mondo, per essersi ritirato a Shanghai e, soprattutto, per aver detto di no alla Coppa Davis.

Questa volta, infatti, il campione altoatesino ha deciso di esporsi su un tema delicato come quello dei montepremi e delle condizioni economiche dei tennisti meno “in vista”. In un’intervista rilasciata al Guardian, Jannik non ha nascosto la propria delusione per l’atteggiamento degli organizzatori dei tornei dello Slam, in merito alla distribuzione dei ricavi, che il numero uno azzurro non ritiene assolutamente equa.
Disparità di trattamento
Sinner ha spiegato come, nonostante i colloqui con i vertici del Roland Garros e di Wimbledon e le promesse, poco sia cambiato sul fronte dei benefit destinati ai tennisti di fascia bassa: “Nulla impedisce agli Slam di affrontare i benefit per i giocatori, come pensioni e assistenza sanitaria”.
“Il rifiuto da parte degli organizzatori degli slam a trattare è motivo di delusione. Chiediamo un contributo equo per sostenere tutti i giocatori e un montepremi che rifletta i guadagni di questi tornei. La nostra collaborazione è massima, ma chiediamo che possa esistere anche dall’altra parte”.
Primato nel ranking obiettivo rimandato
Sul piano sportivo, Sinner preferisce mantenere i piedi per terra. Nonostante un 2025 da protagonista e le quattro finali Slam centrate in stagione, l’azzurro non crede di poter tornare numero uno entro fine anno: “Ci penserò nel 2026. Alcaraz ha tanti punti da poter sfruttare e preferisco concentrarmi sui tornei senza guardare al ranking. Tornare al numero 1 è irrealistico ora”. Certo è, che con l’uscita di scena immediata di Carlos a Parigi contro Norrie, la situazione sorride maggiormente a Jannik…
Jannik ha comunque (e ovviamente) confermato la volontà di chiudere la stagione al meglio, con particolare attenzione alle Finals di Torino e al debutto a Parigi-Nanterre. “Sono un po’ stanco dopo Vienna, ma resto motivato. Dopo un’annata così intensa serve lucidità per finire bene. A Torino tengo in modo particolare. Spero di ripetere quanto fatto lo scorso anno”. Infine un ultimo e lapidario ritorno sul no alla Coppa Davis: “Argomento chiuso, ho detto tutto quello che dovevo dire”.





