Siamo entrati in una fase decisiva della stagione: non sono ammessi più errori. Ecco perché, come spesso accade in queste situazioni, a pagare è sempre l’allenatore.
In Serie A è pronta a saltare la prima panchina con la società che già da tempo tiene sotto osservazione diversi sostituti.
C’è grande attesa riguardo la scelta del sostituto che dovrà prendere il posto del mister, che paga il pessimo avvio di campionato.
I risultati non gli hanno dato ragione con il campionato che è iniziato con il piede sbagliato.

Tifosi sul piede di guerra. Spogliatoio allo sballo. Tecnico in discussione. E’ questo lo scenario presente attualmente all’interno della squadra con la società che dovrà mettere le cose a posto per provare a salvare il salvabile.
Esonero dopo la partita? La scelta del club
In caso di passo falso della Fiorentina a Milano contro i rossoneri, Commisso è pronto a sostituire Stefano Pioli?
E’ questa la domanda che molti tifosi si fanno, riguardo proprio il futuro in panchina dell’allenatore che è reduce da una serie di risultati negativi in Serie A.
Se contro il Milan dovesse arrivare l’ennesima sconfitta, la viola si troverebbe dopo 7 giornate con 3 punti e zero vittorie.
Numeri imbarazzanti che potrebbero aprire all’esonero di Pioli. A quel punto la società potrebbe pensare al ribaltone e magari chiamare un big come Roberto Mancini.

Esonero Pioli Fiorentina: spunta un altro indizio
Due ricorrenze importanti per Stefano Pioli che contro il Milan taglia il traguardo delle 500 panchine in Serie A. L’altra, invece, riguarda l’età: lunedì, infatti, festeggerà i 60 anni. Due eventi che spera possano essere di buon auspicio per la sfida di questa sera contro i rossoneri. Una vittoria scaccerebbe via le voci di un suo esonero dalla Fiorentina.
Un altro ko potrebbe pregiudicare il futuro di Pioli a Firenze?
E’ l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport a fare il punto della situazione riguardo il futuro in panchina di Stefano Pioli. Secondo quanto riportato dalla rosea, a fronte dell’investimento fatto in estate con 92 milioni spesi sul mercato e un ingaggio unito all’ingaggio da 3 netti per 3 anni a Pioli, Commisso non ha alcuna intenzione di fare ulteriori spese. Ecco perché la sensazione è che si vada avanti con Pioli fino alla prossima sosta per le Nazionali.
Fiducia a termine, dunque, per l’allenatore che in queste prossime partite dovrà essere bravo a riconquistare la fiducia dell’ambiente viola. A partire proprio dal match di San Siro che può segnare un crocevia per la stagione della Fiorentina, ancora con zero vittorie in campionato.