Inter, ecco perchè sono saltati Lookman, Konè e Fabregas

Il ds Ausilio si confessa al Corriere dello sport e spiega come si è mosso il club sul mercato questa estate, il retroscena su Neymar

L'Inter beffata su Lookman
Senza il nigeriano Chivu non ha cambiato il 3-5-2 – Sportevai

Un’estate intera di tira e molla, di offerte annunciate ed aumentate, di capricci di Lookman e di aut aut dell’Inter ma alla fine l’affare che sembrava più scontato sul mercato non si è concretizzato. Il nigeriano, dopo averle tentate tutte, si è rassegnato ed è rimasto all’Atalanta, Marotta ha cambiato obiettivo e Chivu ha riposto nel cassetto il cambio di modulo. Tutta la verità sul mercato estivo dei nerazzurri la racconta il ds Ausilio al Corriere dello sport.

La scelta di Chivu

Si parte dalla panchina. Con l’addio di Inzaghi la prima scelta sembrava Fabregas ma Ausilio nega e spiega: “Ci siamo ritrovati ad affrontare il tema della sostituzione di Simone soltanto il primo giugno. Vi assicuro che fino all’ultimo abbiamo sperato che restasse. Quando la proprietà chiede di individuare una soluzione non puoi portare un solo nome. Fabregas e De Zerbi non hanno preferito muoversi? Questo lo dite voi. Cristian ha tutto quello che cercavamo, è quello giusto anche per la proprietà”.

Il no dell’Atalanta a Lookman

Il tecnico rumeno aveva in testa un’altra Inter, con il 4-3-1-2, in rottura col 3-5-2 targato Inzaghi. Per questo aveva chiesto fortemente Lookman: “Ci abbiamo provato, ritenendo che ci avrebbe consentito di cambiare qualcosa. Ma l’Atalanta è stata irremovibile. La crescita di Pio e Bonny ci ha permesso di cambiare obiettivo e restare fedeli al 3-5-2. Pio? Cercavamo una punta centrale, abbiamo seguito anche Hojlund. Nei quindici giorni del Mondiale per club abbiamo capito che Pio aveva forza fisica e la giusta voglia di arrivare. Per cui Bonny vice Thuram e Esposito alternativo a Lautaro”.

Anche Konè è stato un tentativo fallito: “Ve l’ho appena detto, siamo tornati a puntare sul 3-5-2. C’è stato un contatto. A un certo punto la Roma ci ha fatto sapere che non se ne faceva nulla. E ci siamo mossi per Diouf. Neymar? Ma va’, è una cazzata. Mai sentiti e mai offerto… Una cazzata”.

L’idea di seguire Inzaghi

Inzaghi lo avrebbe voluto all’Al Hilal, gli arabi erano pronti ad accontentarlo ma Ausilio ha detto di no: “C’è poco da dire. Sto bene dove sono, ho un contratto fino al 2027. Già in passato ricevetti delle proposte anche economicamente più interessanti. Ma non mi sono mai mosso da qui”.

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