Il rumeno sta seguendo le orme del suo predecessore sia in campo, utilizzando praticamente la stessa squadra e lo stesso modulo, che fuori

Sognava di dare una sua impronta, di “disinzaghizzazire” piano piano quest’ Inter che Marotta gli aveva dato tra le mani per farle la respirazione bocca a bocca dopo un finale di stagione horror ma Christian Chivu finora sta quasi copiando in tutto e per tutto il suo predecessore.
La squadra è quasi la stessa dell’anno scorso
Bloccato da un mercato in cui non ha visto alcun desiderio accontentato (da Konè e Leoni a Lookman che più di ogni altro avrebbe potuto consentirgli un cambio di modulo) Chivu ha finito poco alla volta per tornare sui suoi passi e mantenere l’impronta precedente. In campo la squadra ha un aspetto simile a quello passato anche negli uomini: a parte Akanji, entrato in pianta stabile nel terzetto difensivo, nessuno dei nuovi acquisti si è meritato ancora il posto fisso.
Rimandati finora Sucic, che comunque è stato autore di due assist, e Luis Henrique mentre Pio Esposito ha giocato solo per li’infortunio di Lautaro, che ha recuperato e col Cagliari giocherà titolare. Come fu con Inzaghi tra Handanovic e Onana anche Chivu si sta trascinando il ballottaggio in porta tra Sommer e Martinez. Lo svizzero è stato confermato in Champions quando tutti volevano la sua testa per gli errori contro la Juve mentre in campionato ha giocato Josep Martinez che è in pole pure per la sfida ai sardi.
Il silenzio pre-gara come Inzaghi
L’ultimo punto di somiglianza con Inzaghi è arrivato oggi. Come faceva praticamente sempre Inzaghi alla vigilia delle partite di campionato (in Europa era obbligato invece a parlare dall’Uefa) anche Chivu oggi non ha tenuto la consueta chiacchierata con la stampa.
La probabile formazione
Questa la probabile formazione dell’Inter: Martinez; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram.