Lewis Hamilton, periodo no: incidente pauroso per il fratello, come sta. E la Ferrari annaspa

Sembra proprio un periodo no per Lewis Hamilton. La Ferrari fatica, mentre il fratello è scampato fortunatamente a un incidente pauroso.

Fratello Hamilton Ferrari
Paura per il fratello di Hamilton, già alle prese con i guai Ferrari-sportevai.it

L’incidente del fratello di Hamilton, Nicolas: vettura avvolta dalle fiamme, pilota in salvo

Nicolas Hamilton, proprio come lo stretto parente pluricampione di F1, si diletta nel motorsport. Non nelle monoposto, ma nelle ruote coperte, correndo da diversi anni nel British Touring Car Championship. Durante la penultima tappa stagionale di Silverstone, tuttavia, il pilota se l’è vista davvero brutta. Al 18esimo giro di Gara 1 la Cupra Leon di Hamilton ha iniziato a prendere fuoco, finendo avvolta dalle fiamme.

Fortunatamente il 33enne è riuscito a scappare dall’abitacolo, mettendosi in salvo. Rassicuriamo perciò sulle sue condizioni: Nicolas Hamilton sta bene. Ma il rischio corso è stato davvero altissimo. Lo stesso pilota ha voluto commentare l’incidente sul suo profilo Instagram, usando queste parole a corredo delle foto della sua Cupra in fiamme: “[È stato] un momento allo stesso tempo sconfortante e spaventoso per me, i miei amici, la mia famiglia e tutti i fan presenti a Silverstone. Sono riuscito a restare calmo e ho cercato di ridurre al minimo i danni della vettura. Mi rende orgoglioso il modo in cui ho gestito un momento molto complicato“.

Il periodo difficile di Lewis Hamilton

E ne ha ben donde, visto che ha dimostrato grande sangue freddo. Nessun commento pubblico da parte di Lewis Hamilton, che ovviamente avrà vissuto una travolgente apprensione. Sta di fatto che questo è un periodo piuttosto complesso per il pilota Ferrari, di cui ci si aspettavano delle magnifiche sorti e progressive nel suo approdo a Maranello. Ma l’auto non gli è venuta incontro, l’adattamento ha richiesto molta più pazienza del previsto (solo nelle ultime gare il britannico ha ammesso qualche spiraglio nella gestione e nella comprensione della SF-25), mentre la scuderia è ormai orientata, assieme ad Hamilton, allo sviluppo della monoposto del 2026. Stagione in cui partirà la rivoluzione tecnica della F1.

Ma in quest’anno il pilota ha dovuto anche fronteggiare la chiusura nel Regno Unito della catena dei suoi ristoranti vegani Neat Burger, fondata assieme a Leonardo Di Caprio. Non solo quindi i problemi in pista, dove quest’anno ancora non è riuscito ad ottenere non tanto una vittoria, la prima in tuta rossa, ma almeno un podio con il Cavallino.

Professionisti in fuga dalla Ferrari?

E a proposito di Ferrari, al di là della delusione di Baku dove ci si aspettavano ben altri risultati (Hamilton ottavo, Leclerc nono, il quale oltre a parlare degli errori fatti da tutto il team nelle qualifiche ha ammesso che difficilmente per quest’anno si potranno ottenere risultati di un certo prestigio), il team fare i conti anche con un travaso in uscita di professionalità.

Come quelle di Wolf Zimmermann e Lars Schmidt, tecnici di peso e di lungo corso a Maranello che andranno invece a rinforzare l’organico dell’Audi che sta nascendo sotto la cura dell’ex team principal Ferrari Mattia Binotto. Per l’attuale, Frédéric Vasseur, non c’è da preoccuparsi, sottolineando l’assunzione di 60 persone nell’ultimo anno e mezzo. Ma la cosa è indicativa del fatto che la scuderia sta vivendo un’autentica traversata nel deserto dove, al momento, non s’intravede un felice approdo.

Gestione cookie