Comolli vuole blindare Vlahovic alla Juve ma c’è un ostacolo

Il dg bianconero prova a trattenere il serbo e punta a estendere il contratto. Piano impossibile o c’è qualche possibilità?

Dusan Vlahovic esulta con Thuram e Kelly dopo la rete al Genoa
Dusan Vlahovic esulta con Thuram e Kelly dopo la rete al Genoa

 

Dusan Vlahovic, dopo le due reti nelle prime due giornate contro Parma e Genoa, resta il presente della Juventus, ma sarà anche il futuro? La domanda rimbalza incessante a Torino, perché il contratto del bomber serbo da dodici milioni scade nel 2026 e il conto alla rovescia è già iniziato. Tradotto: tra meno di sei mesi il club di via Druento rischia di vederlo scivolare via a parametro zero.

Il piano di Damien Comolli

La società bianconera, secondo le ultime indiscrezioni che arrivano da Torino, starebbe pensando di mettere sul tavolo un piano ambizioso: blindare l’attaccante fino al 2029, ma a cifre al ribasso rispetto ai dodici milioni netti che il giocatore percepirà nell’ultimo anno di contratto. Ma il rinnovo, al momento, sembra una montagna quasi impossibile da scalare. Vlahovic sa di avere il coltello dalla parte del manico: richieste altissime, sirene europee che non smettono mai di suonare e la consapevolezza che, se resta fermo, nel 2026 sarà libero di scegliersi la prossima destinazione liberamente (già a gennaio, infatti, l’ex Viola potrebbe firmare con chiunque).

Damien Comolli, direttore generale della Juventus
Damien Comolli, direttore generale della Juventus

Il rischio di perdere Dusan Vlahovic a zero

Per la Juventus è un incubo che non può materializzarsi. Dopo anni di sacrifici economici e di scelte difficili, perdere il centravanti serbo a zero sarebbe un colpo durissimo, sia sul campo che nei conti. Ecco perché Damiene Comolli insieme alla società di John Elkann stanno provando a forzare la mano, ma la sensazione è che la trattativa sia un braccio di ferro destinato a durare mesi. Insomma il piano architettato dal direttore generale a oggi assomiglia a una missione quasi impossibile, ma il calcio negli anni ha insegnato di aspettarci anche qualche colpo di teatro.

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