I soldi che Oaktree attendeva (invano) da Zhang, arriveranno dalle cessioni. Oaktree ha stilato un piano per ripianare i debiti nel più breve tempo possibile e tornare in attivo anche sul fronte finanzario e dei bilanci. L’unico “nervo scoperto” della gestione Zhang, caratterizzata da vittorie e trofei in successione, ma anche dal perdurare di una situazione difficile dal punto di vista dei conti, che ha costretto il fondo erogatore a “riprendersi” il club. Non senza polemiche.
Il primo segnale di un’inversione di tendenza rispetto al recente passato è che Marotta ha avuto mandato dai suoi nuovi superiori di vendere i giocatori in esubero. Basta prestiti o progetti di valorizzazione a lunga scadenza: se possono essere utili a far cassa e a generare plusvalenze “pulite”, anche i giovani e i prodotti più interessanti del vivaio possono essere messi sul mercato. Soprattutto se ben pagati. È il caso, in particolare, di un calciatore su cui hanno messo gli occhi alcuni club di Premier League.
Si tratta di Valentin Carboni, naturalmente, che rappresenta la punta di diamante dei “cedibili” dell’Inter. Il centrocampista argentino, già nell’orbita della Seleccion Albiceleste, è stato prestato al Monza in questa stagione e ha dimostrato di poter fare la differenza anche in Serie A. È cresciuto molto di partita in partita, al punto che l’Inter oggi lo valuta 30 milioni. E a quanto pare, per alcuni club del massimo campionato inglese, Carboni questa cifra la vale tutta. Si è scatenata una vera e propria asta attorno all’argentino, per la gioia dei commercialisti di Oaktree.
Il prossimo mercato dovrà essere chiuso in attivo: questo il mantra dei nuovi proprietari del club. E allora spazio ad altre cessioni e ad altri ricavi dalla vendita di calciatori non funzionali al progetto tecnico. Qualche nome? Satriano, che piace in Spagna e in Germania, Agoume che può essere riscattato dal Siviglia per 6 milioni, Oristanio (4 milioni dal Cagliari). E poi ancora i tre Esposito, i fratelli Stankovic, Zanotti, Vanheusden, Radu. E, dulcis in fundo, il 10% dalla vendita di Di Gregorio dal Monza alla Juve. Anche quella contribuirà a risanare le finanze nerazzurre.
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