Taremi travolge, e (forse) stravolge. Dopo la prestazione contro la Stella Rossa qualche tifoso non ci crede ancora, altri si esaltano: sui social scoppia l’hashtag “#PrinceOfPercia”. Il premio come migliore giocatore in campo, i due assist e il gol in Champions mettono pressione alla coppia Thuram-Lautaro: chi tra i due potrebbe arretrare nelle gerarchie dell’attacco nerazzurro, per dare spazio al nuovo arrivato?
Erano già note le qualità di Taremi quando, nel luglio di quest’anno, lasciò Porto per sbarcare in quel di Appiano. I numeri parlano chiaro: 83 gol e 39 assist in 163 presenze con la maglia dei dragoes. Statistiche da vero bomber, ma anche da assist man di tutto rispetto. Le aspettative sul centravanti non vengono deluse nel match di Champions League tra Inter e Stella Rossa, di cui è stato protagonista indiscusso ed MVP lo stesso Mehdi Taremi. Nella seconda sfida europea in cui viene schierato titolare, l’attaccante iraniano gioca tutti e 90 i minuti, chiudendo il match con un gol (il primo gol con la maglia nerazzurra) su rigore nel finale, a cui vanno aggiunti gli assist forniti per le reti di Arnautovic prima, e Lautaro poi. Prestazione che dimostra la poliedricità e la duttilità di questo attaccante: bravo ad adattarsi alle caratteristiche dei partner d’attacco che Inzaghi ha schierato al suo fianco nel corso della partita.
Si, vero numero 9, ma anche abile nel mettere i compagni nella condizione di segnare. In questa, ma anche in altre partite, Taremi si è mostrato predisposto al sacrificio per la squadra: non a caso la trequarti avversaria è stata la porzione di campo più calpestata dal centravanti. “Taremi era ovunque, sia come uomo di punta, che giocando tra le linee”, e ancora, “Ha sempre trovato il posto giusto in cui stare e ha mostrato una buona aggressività quando ha vinto la palla mentre pressava alto, oltre a fornire un gol e due assist”, queste le parole degli osservatori tecnici della UEFA sulla prestazione di Taremi.
Epiteto carico di responsabilità quello di “principe”, soprattutto se quell’appellativo è appartenuto ad uno dei giocatori più amati dai tifosi neroazzurri: Diego “el Principe” Milito. Tuttavia, il “Prince of Persia” (così i tifosi neroazzurri hanno soprannominato Taremi) non sembra subire il peso dell’eredità, e dopo la grande prestazione del Meazza, si gode l’affetto e l’entusiasmo che i tifosi gli stanno dimostrando sul web. È opinione condivisa da una fetta di tifoseria che “non basta una buona prestazione con una squadra (non particolarmente ostica) come la Stella Rossa per vedere il valore di un giocatore. È ancora presto per dirlo” Nonostante queste rare manifestazioni di scetticismo, i tifosi interisti sembrano essere, in linea generale, d’accordo nel dire che Taremi ha risposto presente alla chiamata dell’Inter, e continuerà a farlo.
Nel post-partita di ieri, Simone Inzaghi, alla domanda “Taremi è quasi un titola are bis?”, risponde: “Assolutamente sì” e aggiunge “ottime notizie da lui”. Sempre dopo la gara contro la Stella Rossa, il tecnico neroazzurro viene intervistato ai microfoni di SKY e parla così dei suoi attaccanti “di scorta” (definiti scherzosamente in questo modo durante la stessa intervista): “Devono fare in modo di aiutarci tanto, durante le partite, sia da titolare che da subentrati” e conclude dicendo “Noi abbiamo due attaccanti che stanno giocando di più, Lautaro e Thuram, ma la stagione è lunga”. Affermazioni che sembrano preannunciare una gerarchia meno rigida nella titolarità dell’attacco neroazzurro. La “staffetta degli attaccanti titolari”, potrebbe dunque verificarsi non più soltanto in Champions, ma anche in campionato.
Verrebbe da presumere che, per caratteristiche fisiche e per ruoli simili, Thuram sarebbe la “vittima sacrificale” designata a cui sottrarre minuti per lasciare più spazio a Taremi. In effetti, in questo avvio di serie A abbiamo già visto il francese sostituito, appunto, dal numero 99. Per di più, il rigore lasciato da Lautaro a Taremi nel match di ieri sera, mostra una stima reciproca tra i compagni di reparto, che potrebbe tradursi (e i presupposti sembrano esserci) in complicità di gioco. Ma non è del tutto scontato lasciare il capitano dell’Inter fuori dalle possibili rotazioni, perché Taremi riesce a adattarsi a tutti i ruoli dell’attacco, arretrando o avanzando nel reparto in base alle esigenze. Chissà, se ad Inzaghi non venga l’idea di aggiungere ulteriore forza in attacco, ed optare per il tandem tutto muscoli “Ta-Thu”. I presupposti per una rivoluzione ci sarebbero, ma rimane, tuttavia, molto difficile pensare che Inzaghi sia disposto a rinunciare in maniera assidua alla coppia d’attacco che a suon di gol e assist ha trascinato l’Inter alla vittoria dell’ultimo campionato di serie A. Difficile, ma non impossibile.
Fabio Aprile
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