L’Italia prosegue il suo cammino verso i quarti di Nations League, da conquistare in questa sosta dedicata alle nazionali. Dopo lo sfortunato pareggio contro il Belgio (sebbene i nostri abbiano retto all’onda d’urto dell’espulsione di Pellegrini, evitando il collasso di fronte agli avversari) e prima ancora i successi contro Francia e Israele, gli uomini di Spalletti si preparano ad affrontare nuovamente quest’ultima e cercare di migliorare il proprio rendimento nel torneo dove al momento l’Italia ha ottenuto sette punti in tre match.
Alla vigila della partita del 14 ottobre (alle ore 20:45), uno dei protagonisti della selezione azzurra, ovvero Davide Frattesi, ha partecipato ai consueti giri di conferenze stampa. E tra i vari argomenti il centrocampista dell’Inter ha parlato anche della disfatta di questa estate ad Euro 2024.
A suo avviso, quello che è mancato agli Azzurri in Germania è “il divertimento in campo che s’è visto col Belgio”. Per poi precisare: “Trascorrere tanti giorni in un ambiente non gioioso e simpatico come c’è ora ha influito sul rendimento di tutti i giocatori: c’era troppa pressione, sia all’esterno che all’interno. Alla fine ce la siamo messa pure da soli, non è stata una spedizione così divertente”.
Ma Frattesi ne ha avute anche per Spalletti, pur riservandogli la propria indulgenza:
“Lui poteva essere più leggero, ma poi in campo andavamo noi e per calciatori come noi non riuscire a fare due passaggi di fila era inconcepibile. Quando lui è venuto qui a dire che le colpe dell’Europeo erano sue al 99% mi ha trovato in disaccordo. Lui poteva essere più leggero, ma poi in campo andavamo noi […]. Questa cosa gli fa onore, ma poi sappiamo che le colpe non erano certo tutte sue”.
E alla domanda se questa Italia si senta sottovalutata, il giocatore ex Sassuolo ha quindi argomentato:
“Ci sono sempre state Nazionali più forti di noi, ma quello che ha sempre fatto la differenza è stato lo spirito italiano. C’era più talento nelle Nazionali di qualche tempo fa, ma alla fine ciò che fa la differenza è lo spirito. Battere la Francia a Parigi, giocare come abbiamo giocato quei 40 minuti col Belgio sono dimostrazioni di forza perché sono nazionali top al mondo. Vuol dire che siamo sulla strada giusta”.
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