Ma c’era l’Atalanta in campo a Cagliari? I fan sempre più numerosi in tutta la Penisola del “bel gioco” della squadra di Gasperini hanno dovuto stropicciarsi più volte gli occhi per avere conferma che – sì – erano proprio i bergamaschi, solitamente dominanti e capaci di mantenere un ritmo altissimo dal primo all’ultimo minuto, quelli costretti sulla difensiva, salvati in più circostanze dalle prodezze del portiere Carnesecchi e poi capaci di vincere grazie a un golletto nella ripresa di Zaniolo, quasi in contropiede. Bergamaschi salvati probabilmente anche dall’arbitro Pairetto e dal Var, che ha sorvolato piuttosto misteriosamente su un chiaro episodio da rigore in area atalantina.
Il minuto è il 33′ del primo tempo, il Cagliari sta spingendo – lo ha fatto per tutta la prima parte di gara, così come nell’arrembante finale – e l’Atalanta si difende. Da una manovra sulla destra dei sardi nasce l’azione che farà discutere. Deiola arriva fin quasi alla linea di fondo e scodella in mezzo il pallone, in scivolata Kossonou riesce a deviare il pallone che rotola poi oltre il fondo. Subito Deiola e i tifosi cagliaritani sistemati dietro la porta fanno ampi cenni indicando il braccio, il replay chiarisce l’arcano: sul cross del giocatore del Cagliari il pallone ha colpito leggermente la gamba del difensore dell’Atalanta e poi il braccio. Vero che Kossonou era in caduta, il suo braccio però era molto ampio e capace di “fare volume”. L’arbitro Pairetto non ha avuto alcun dubbio: niente rigore. Né dalla sala Var lo hanno richiamato al monitor per rivedere l’episodio con calma e con l’ausilio delle immagini rallentate. Curiosamente il gioco è ripreso con una rimessa dal fondo: neanche con un calcio d’angolo per il Cagliari.
Subito nel corso della diretta su DAZN è intervenuto il talent arbitrale dell’emittente streaming, Luca Marelli. Anche per l’ex arbitro della sezione di Como non ci sono dubbi sull’episodio, ma in direzione opposta alla valutazione di Pairetto: era calcio di rigore. “È vero che il pallone tocca prima la gamba, ma il braccio è molto alto e fuori controllo e fa muro, infatti devia il pallone che era direzionato verso il centro dell’area di rigore. A mio parere questo di Kossounou è punibile perché il braccio è molto alto“, il giudizio perentorio di Marelli. “Solo in un secondo momento il braccio di Kossonou si abbassa verso il corpo. Hanno deciso per la non punibilità ma questa decisione non mi trova d’accordo”. E sul web infuriano le polemiche. Dopo i pasticci di Atalanta-Udinese e il fallo di De Ketelaere su Theo in Atalanta-Milan, un altro episodio a favore degli orobici. “Così è facile vincere dieci partite di fila”, ironizzano in tanti sui social.
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