“Again” con la seconda A stilizzata a forma di numero quattro, questo è il claim, la parola magica, il tormentone utilizzato dal Calcio Napoli per festeggiare il quarto scudetto  conquistato della società partenopea. “Again” che tradotto in italiano significa "di nuovo", come il brano di Pino Daniele eseguito dopo la festa, ma non solo.

Again come Ancora di De Crescenzo

Again vuol dire anche “Ancora” come la canzone Eduardo De Crescenzo che quasi come un segno premonitore già 40 anni fa recitava “E' notte alta e sono sveglio sei sempre tu il mio chiodo fisso” proprio come quanto successo a Napoli dove in una notte alta del mese di maggio la gente prima aveva un chiodo fisso nella mente e poi finalmente dopo la vittoria sul Cagliari ha potuto iniziare i festeggiamenti per il quarto tricolore della compagine partenopea, il secondo dell’era De Laurentis.

“Again” anche a dire di nuovo, è successo nuovamente ma questa volta è successo facendo tribolare i tifosi partenopei fino alla fine, fino all’ultima giornata, un’attesa condita da discese ardite e di risalite per dirla alla Battisti. Una sinfonia quella suonata dall’orchestra  di mister Conte che si può racchiudere in una sola parola che è “elogio”. Questa vittoria è l’elogio del Sud che vince, di quel Sud tante volte stigmatizzato, ghettizzato che vince contro tutti e tutto, anche contro la malasorte e la scaramanzia. E’ un elogio il cui vero artefice è proprio un uomo del Sud, un certo Antonio Conte da Lecce, chiamato a Napoli per risollevare l’ambiente dopo un campionato disastroso che riesce in un’impresa memorabile, vincere lo scudetto al primo colpo.

Il riscatto del Sud

Ma l’elogio va comminato a tutta la squadra, un crogiolo di nazionalità che si sono fuse all’ombra del Vesuvio con in testa un solo obiettivo, anzi l’elogio va esteso a tutta la società, dal presidente fino all’ultimo addetto, un elogio che certifica che a Sud si vince e si vince con i conti in ordine. Avanti scugnizzi recitava lo striscione al Maradona ed allora si avanti scugnizzi per il riscatto del Sud e di un popolo.

Giuseppe Di Fonzo

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