I risvolti dell’esonero di Fonseca hanno portato alla luce la clausola che ha consentito al Milan di risparmiare due dei tre anni che prevedeva il contratto firmato in estate col Milan. Un particolare su cui si sofferma Luca Serafini nel suo editoriale per Milannews.
Scrive Serafini: “Dunque, una clausola inchiodava il portafoglio di Fonseca: fosse stato esonerato entro i 6 mesi dall’ingaggio, non avrebbe percepito le 2 annualità rimanenti a partire da giugno 2025. Una fiducia a tempo, nonostante fosse lecito pensare che la scelta di un tecnico – dopo un ciclo quinquennale con Stefano Pioli si fondasse su una convinzione profonda sul progetto e sulle prospettive. Un tecnico deve godere del supporto, della stima, della protezione e della difesa aziendale a tutti i livelli, almeno fino a quando non dimostri di non meritarla più. Accettare una postilla così cruda è stata un atto di coraggio da parte dell’allenatore portoghese, forse anche di presunzione che è insita in chiunque intraprenda questa carriera. Anche Coinceçao ha una scadenza al 30 giugno di quest’anno, l’opzione fino al 2026 è appannaggio della società: più comprensibile, essendo stato chiamato a bordo in piena navigazione, ma comunque un altro atto di fiducia a tempo£
Serafini continua: “Accettate le scuse di Ibrahimovic su tempistica e modalità dell’esonero di Fonseca, è chiaro (come ha detto il nuovo allenatore) che questa fiducia a tempo adesso però vale per tutti. Il percorso è sghembo, va raddrizzata la barca in acque tempestose. Scenario che presuppone lucidità, responsabilità, autocritica. Le proprietà di un club non si possono sostituire in corsa come i tecnici o qualche volta i giocatori, ma hanno comunque la possibilità di cambiare strategia fermi restando gli obiettivi”.
Infine la chiusura: “C’è subito la Juve per Sergio Coinceçao ed è un banco di prova tosto, ma abbordabile. Idee semplici (testa libera e cuore caldo) per iniziare: i valori tra rossoneri e bianconeri si equivalgono fino a prova contraria, l’occasione per un primo riscatto verso la finale di Supercoppa sarebbe un buon inizio. Ma un inizio, appunto: a gennaio sono in calendario tappe fondamentali per accorciare il gap con la zona Champions in campionato e altri appuntamenti di coppe prima del ritorno della Champions”.
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