«Non lo avevo mai visto piangere, prima di quel momento. Solo io e lui, nello spogliatoio del campo di allenamenti. Gli dissi che la mamma era preoccupata per lui, lo vedeva strano. La sua risposta furono le lacrime. E una parola di cui non sapevo nulla: Sla». A parlare a Il Giornale è Marco Borgonovo, fratello dell’ex attaccante di Fiorentina e Milan che oggi avrebbe compiuto 60 anni. Stefano è morto di Sla a 49 anni il 27 giugno 2013 e il fratello ricorda
«Stefano parlava già male, già sapeva. Ma non aveva detto niente. Il rimpianto è di averlo perso troppo presto, quando potevamo cominciare a godercelo. È uscito giovane di casa. Aveva le idee chiare, a differenza mia. Nel vivaio del Como mi dissero che avevo analoghi mezzi tecnici, ma una testa diversa. Oggi faccio il lavoro di mamma e papà: vendo gomitoli di lana e cotone nei mercati. Quando Stefano finiva la scuola, da ragazzino, dava una mano a scaricare poi si fermava sul camion a leggere la Gazzetta. Ha sempre saputo quel che voleva. Manca tanto, manca tutto di lui. Mi chiedo cosa sarebbe potuto essere e ogni tanto mi fermo a pensare».
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