Il Napoli non scardina la Juventus nella sua casa e si ferma ad un esangue 0-0, dove anche i big come Lukaku e Kvaratskhelia non hanno lasciato il segno. Troppa tattica in campo da entrambe le parti, anche se i partenopei hanno avuto qualche occasione in più rispetto ai rivali.
E in effetti rispetto alla Juve il Napoli, che arrivava da tre successi di fila in campionato, può dirsi tutto sommato abbastanza soddisfatto di questo punto. In un match senza tifosi in trasferta (decisione che ha fatto discutere) i partenopei salgono a 10 punti nella classifica, agganciando per ora l’Udinese seconda.
In conferenza stampa Antonio Conte ha così commentato la partita:
“La partita è stata molto equilibrata. Noi abbiamo cambiato sistema di gioco, per via anche di alcune considerazioni che ho dovuto fare. Sono passato da due partite con due soli centrocampisti ad avere un centrocampo che ti dà la possibilità di fare altre cose. Avevo un po’ di timore dal punto di vista difensivo, potevamo accusare invece siamo stati bravi. A livello di movimento i ragazzi sono stati bravi. Dobbiamo fare meglio sulla fase offensiva. Non abbiamo visto alcune linee di passaggio, quando ci è capitato l’uno contro uno dobbiamo incidere. Siamo più ricchi perché so che in poco tempo siamo riusciti a lavorare su due sistemi di gioco. È tanta cosa per una squadra come la nostra”.
Pur non essendo soddisfatto al 100%, il tecnico si è focalizzato sugli aspetti positivi, in particolare sui risultati a livello di modulo e nel reparto arretrato:
“Quando passi da una difesa più robusta a difendere con 4, potevano esserci più scompensi. È un lavoro fatto in 10 giorni, ha dato buoni frutti come compattezza. Ci sono state situazioni che non abbiamo visto ma son cambiate alcune posizioni quindi non siamo così meccanizzate come lo eravamo con il 3-4-2-1. Abbiamo intrapreso una strada, questa squadra ha voglia di lavorare, assimilare. Abbiamo lavorato su due sistemi, per un allenatore sono tante cose”.
Poi, sul suo omaggio allo Stadium da ex storico della Juve, sia come giocatore che come allenatore, Conte ha aggiunto:
“Per me è stata una grande emozione. Era il minimo che potessi fare: ringraziare i tifosi con cui ho condiviso 16 anni, 13 da giocatore e 3 da allenatore. Al tempo stesso sono contento di essere al Napoli, ho salutato i tifosi della Juve ma anche quelli del Napoli. Per me sarà sempre una grandissima emozione, questo non me lo potrà togliere nessuno.
La rivalità tra tifosi ci sarà sempre, l’importante è che nella rivalità non ci sia violenza ma educazione e rispetto. Vengo da diversi anni di esperienza in Inghilterra in cui c’è rivalità ma anche rispetto. Faccio parte della storia della Juventus e nessuno me lo toglierà. Ora sono già nella storia del Napoli, questo mi dà soddisfazione. La rivalità è una cosa, il rispetto per chi ha dato tanto al club deve rimanere. Nessuno toglierà mai quello che io ho fatto alla Juve. Io i tifosi oggi li ho visti da avversari ma mai da nemici”.
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