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Juve, confronto Giuntoli-squadra dopo la Fiorentina: ecco perché Motta non è stato esonerato

In tanti sui social ne hanno chiesto l’esonero a partita in corso, subito dopo il clamoroso uno-due della Fiorentina tra il 15′ e il 18′ del primo tempo. Thiago Motta, invece, è rimasto al timone della Juventus. Al termine dell’indecorosa sconfitta contro i viola, che fa seguito all’altrettanto mortificante debacle interna con l’Atalanta, Giuntoli ha chiarito ai microfoni delle tv che nulla sarebbe cambiato, almeno per il momento. Il progetto (a proposito: ma quale sarebbe questo progetto?) va avanti, con Motta che proverà a guidare la squadra verso l’obiettivo minimo – nel frattempo diventato massimo – di questa stagione: la qualificazione in Champions League. Ma perché è stata presa questa decisione? E soprattutto: chi l’ha presa?

Juve, Giuntoli negli spogliatoi dopo la Fiorentina

Emerge un retroscena sul tumultuoso dopo-partita del Franchi. Giuntoli, a differenza di altre circostanze, s’è precipitato immediatamente negli spogliatoi. Voleva parlare alla squadra, scrutare le facce dei giocatori, interpretarne umori e sensazioni. Secondo quanto filtra, il dirigente bianconero ha fatto appello all’orgoglio dei giocatori. “Onorate la maglia, non buttatevi via”, il senso del suo discorso. Ma al di là delle parole, il direttore voleva capire se ci fossero i margini per andare avanti con l’attuale tecnico. Altrimenti, avrebbe dovuto mettere in pratica il piano B, se non addirittura il C: trovare subito un allenatore capace di portare a compimento questa disastrosa stagione, con l’aggiunta dell’avventura al Mondiale per Club di giugno-luglio.

Perché Motta non è stato esonerato dopo la figuraccia

Al di là delle risposte dei giocatori e della loro disponibilità ad andare avanti con Motta, la decisione di confermare in panchina l’ex Bologna è stata presa anche per non gettargli addosso tutte le colpe di quest’annata al di sotto delle aspettative. Un modo per responsabilizzare la squadra, certo. Ma anche per non lanciare addosso alla società, che Motta l’aveva scelto tra squilli di fanfara, ulteriori pressioni. L’obiettivo per la Juventus è diventato salvare il salvabile. Entrare in Champions, garantire i milioni della partecipazione alla coppa più prestigiosa ed evitare una nuova mazzata in piena fase di risanamento finanziario. I tifosi capiranno? Chissà. In tanti si aspettavano il comunicato di ringraziamento a Motta subito dopo il 3-0 del Franchi, coi canonici ringraziamenti per il lavoro svolto e gli auguri per il prosieguo della carriera. Un comunicato salvato nel pc dell’addetto stampa, ma non ancora diffuso. Decisiva, la prossima partita contro il Genoa.
 

Rino Dazzo

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