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Yakin ha già battuto Spalletti, per giornale svizzero Italia tremante e senza talento

Possibile che al gol di Zaccagni alla Croazia abbiano esultato anche gli svizzeri che si ritroveranno l’Italia agli ottavi sabato alle 18 a Berlino? Possibile. Magari non tutti ma sicuramente il prestigioso quotidiano Le Matin la pensa così. Nel suo editoriale l’inviato Valentin Schnorhk spiega perchè è una fortuna per gli elvetici aver pescato la nazionale di Spalletti.

L’editoriale de Le Matin

Scrive il giornalista svizzero: “La Svizzera ora ha un’autostrada davanti. Con gli ostacoli. L’Italia sabato a Berlino è una di queste. Ma dal momento che si tratta dell’Italia 2024 e non dell’Italia 2021, con i suoi piedi tremanti, con i suoi dubbi e in definitiva con poco talento, Murat Yakin e i suoi uomini non potevano cascare meglio. Eccessiva fiducia? Forse sì. Può anche essere un po’ sottovalutiamo gli italiani, che conoscono la qualità di Ndoye, Aebischer, Freuler, Sommer e Co. E gli azzurri avranno anche visto il realismo svizzero contro la Germania. Sono ancora campioni europei in carica, non vorranno rinunciare al loro status. Anche se non sono capaci di farlo.

La situazione è ideale per la squadra svizzera. Tutto questo può sembrare un po’ presuntuoso, e lo è senza dubbio, ma anche la Svizzera ha il diritto di dire che è caduta nella parte destra del quadro e può ambire anche alle semifinali”.

Il ct Yakin ha già battuto Spalletti

In Svizzera ricordano anche che  Murat Yakin contro Luciano Spalletti è già successo. Nel lontano 2013, un doppio incrocio, nell’ambito degli ottavi di finale di Europa League quando il commissario tecnico rossocrociato, all’epoca alla guida del Basilea, poi condotto sino in semifinale, superò l’attuale ct azzurro Spalletti che da parte sua allenava lo Zenit San Pietroburgo.

In verità ci fu una vittoria per parte. Ma il 2-0 dell’andata, maturato al St. Jakob Park, fece la differenza. In Russia, il 14 marzo, non bastò insomma l’1-0 a favore dei padroni di casa. La sfida, comunque, non interessò solo i due ct. In campo, con la maglia renana, scesero pure Fabian Schär e Yann Sommer. Di più: il portierone rossocrociato si rivelò provvidenziale nella gara di ritorno, bloccando un rigore di Shirokov a ridosso del novantesimo. Otto anni più tardi, nel quadro delle qualificazioni ai Mondiali in Qatar, avrebbe ipnotizzato due volte Jorginho, a Basilea e all’Olimpico di Roma. 

Fabrizio Piccolo

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