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Mancini: Volevo Hamsik all'Inter, Mertens non è un centravanti

08/11/2017 09:06

Mancini: Volevo Hamsik all'Inter, Mertens non è un centravanti |  Sport e Vai

Parla molto della “sua” Inter ma si sofferma anche sul Napoli e sulle altre Roberto Mancini, intervistato dal Corriere dello Sport. Il tecnico che ora allena lo Zenit San Pietroburgo promuove gli azzurri: "Il Napoli è forte e ogni anno può essere quello giusto quando hai una formazione così. Dovrà fare i conti con la Juve che è tosta, concreta ed abituata a stare sempre lì. Sarà una bella sfida. Insigne è forte, ma lì ce ne sono anche altri bravi. Per esempio c’è Hamsik che volevo portare all’Inter quando era al Brescia. Che dite, mi sbagliavo? Il miglior centravanti straniero della Serie A tra Higuain, Icardi, Dzeko o Mertens? Mertens non è un centravanti e lo escludo dalla lista. Gli altri tre sono tutti forti ed è impossibile scegliere». Si passa quindi all'Inter, tramite un excursus su quel Dybala che aveva tentato di portare in nerazzurro: "L’Inter poteva aver chiuso il suo acquisto. Con il Palermo l’affare era già fatto, bastava alzare l’offerta. Se metti sul tavolo 25 milioni e te ne chiedono 35, per un giocatore così un sacrificio va fatto e stop. Si vedeva lontano un miglio che sarebbe diventato un campione. E può migliorare ancora molto. Bisognava solo avere il coraggio di anticipare la Juventus. Mi è dispiaciuto non allenarlo perché è uno che fa divertire. Non mi sorprende vedere comunqu e quest'Inter lassù perché sapevo che era solo una questione di tempo perché tornasse in alto. Abbiamo costruito una base importante che sarebbe migliorata anno dopo anno. Luciano sicuramente è un allenatore bravo ed esperto che ha giocatori importanti. I meriti vanno divisi tra tutti. Se si troverà lì in alto verso la fine lotterà per lo scudetto". Mancini ha la sensazione di aver lasciato a metà un lavoro: "A volte in un processo di crescita si commettono degli errori e si fanno delle scelte sbagliate, ma si vedeva che la squadra c’era. Il mio lavoro è stato lasciato a metà come quello di tutti i tecnici esonerati, ma mi fa piacere che l’Inter sia di nuovo in alto. Non avrei comunque fatto niente di diverso tornando indietro. La preparazione atletica l’avevamo fatta bene, altro che discorsi, ma il precampionato era stato organizzato male: troppi spostamenti, pochi allenamenti. Certe partite per prendere pochi soldi non dovevano essere programmate".  
 


Tags: inter mancini hamsik

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