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Cassano: mi gridavano 'terrone' ed erano scarsi, ecco perché ho smesso

16/04/2021 22:19

Cassano: mi gridavano 'terrone' ed erano scarsi, ecco perché ho smesso |  Sport e Vai

Durante la diretta Twitch alla BoboTv di Bobo Vieri, Antonio Cassano racconta il ritroscena dietro il suo addio al calcio. Tutto parte da una domanda di un tifoso milanista che, da Bari, chiede a FantAntonio il perché non abbia mai voluto tornare al Bari prima di chiudere con il calcio:

Perché non sono tornato a Bari? Perché a 31-32 anni sarebbe stata una mancanza di rispetto al mio talento. Non me la sono sentita di andare in Serie B. Già non sono stato rispettoso con il mio talento quando ero al Real, al Milan, all'Inter, ma come avrei potuto averne in Serie B? Mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: se lo fai getti nel cesso ancora di più tutto il tuo talento... non le me la sono sentita.

A Verona è finita la mia carriera

Sulla brevissima parentesi al Verona, Cassano rivela:

Verona la cosa è stato un casino. A parte che non ce la facevo proprio. Dopo appena il primo giorno di allenamento non riuscivo proprio a stare dietro agli altri. Poi mi sono confidato con Fabio Pecchia e gli ho detto che per me la squadra era scarsa, e che secondo me non saremmo riusciti a fare tre passaggi di fila. Poi durante gli allenamenti i tifosi mi gridavano: "Terun, hai la pancia non ce la fai!" Poi è iniziato il cinema dentro-fuori e le mille conferenze stampa. Alla fine sono andato da Pecchia e da Fusco e gli ho detto chiaramente che non ce la facevo e che la squadra era scarsa. Ci siamo abbracciati ed è finita li. Sono stati gentilissimi, ma non ce la facevo e quello è stato l'ultimo giorno della mia carriera. Poi, c'è stato l'Entella, ma è lo stesso discorso fatto per il Bari, a Verona è finita la mia carriera.


Tags: cassano carriera verona

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